Sognare i superpoteri per lottare contro le proprie fragilità: "Kryptonite" in scena al Patafisico

Peppe Macauda in "Kryptonite"
Un'estate cittadina vissuta tra folli corse, timide speranze e incontri speciali: "Kryptonite", scritto e diretto da Orazio Condorelli, è il secondo fuori concorto dell'edizione 2019 del "Minimo Teatro Festival", in scena al Piccolo Teatro Patafisico domenica 31 marzo alle 21.
Ci sono due modi per vincere le proprie fragilità: nasconderle, ostentando una finta disinvoltura, oppure avere il coraggio di mostrarle. Il protagonista dello spettacolo appartiene a questa seconda categoria.
"Kryptonite" è una storia che ruota attorno al tema della vulnerabilità, intesa non come debolezza ma come qualità ineliminabile dell’essere umano, come potere che permette finalmente di interrogarci su noi stessi e sulla nostra identità.
Il racconto è ambientato nel periodo dell’adolescenza, un’età difficile fatta di cambiamenti repentini, turbolenze, insicurezze ma anche grandi sogni, desideri brucianti e passioni vitali. L'età in cui quasi tutti desiderano avere poteri eccezionali per potersi difendere dalla "kryptonite", che fa sentire soli e deboli.
Il protagonista, interpretato dall'attore Peppe Macauda, pur avendo una profonda passione per il mondo dei fumetti e dei supereroi, non sogna dei superpoteri per fronteggiare oscure forze del male, ma semplicemente per affrontare questioni personali - ma, di riflesso, universali - che hanno a che fare con un intimo bisogno di comprensione di sè.
Lo spettacolo, grazie alla performance dell'attore protagonista, ha ricevuto la "Menzione della giuria per l’interpretazione" all'edizione 2017 del Minimo Teatro Festival di Palermo.
Ci sono due modi per vincere le proprie fragilità: nasconderle, ostentando una finta disinvoltura, oppure avere il coraggio di mostrarle. Il protagonista dello spettacolo appartiene a questa seconda categoria.
"Kryptonite" è una storia che ruota attorno al tema della vulnerabilità, intesa non come debolezza ma come qualità ineliminabile dell’essere umano, come potere che permette finalmente di interrogarci su noi stessi e sulla nostra identità.
Il racconto è ambientato nel periodo dell’adolescenza, un’età difficile fatta di cambiamenti repentini, turbolenze, insicurezze ma anche grandi sogni, desideri brucianti e passioni vitali. L'età in cui quasi tutti desiderano avere poteri eccezionali per potersi difendere dalla "kryptonite", che fa sentire soli e deboli.
Il protagonista, interpretato dall'attore Peppe Macauda, pur avendo una profonda passione per il mondo dei fumetti e dei supereroi, non sogna dei superpoteri per fronteggiare oscure forze del male, ma semplicemente per affrontare questioni personali - ma, di riflesso, universali - che hanno a che fare con un intimo bisogno di comprensione di sè.
Lo spettacolo, grazie alla performance dell'attore protagonista, ha ricevuto la "Menzione della giuria per l’interpretazione" all'edizione 2017 del Minimo Teatro Festival di Palermo.
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