"Settimana Internazionale di Musica Sacra": 9 concerti (gratuiti) al Duomo di Monreale
Tra le navate del maestoso Duomo "aureo", tempestato di mosaici inestimabili, anche le note del pentagramma brillano più fulgide, per diffondere tra le navate e negli animi un profondo messaggio spirituale. Dimensione musiva e musicale si compenetrano da sempre sotto la volta del Cristo Pantocratore.
Il suo sguardo benedicente accoglie anche quest’anno, dal 14 al 22 ottobre, la storica "Settimana Internazionale di Musica Sacra", che con la forza del suo carisma ha raggiunto la 65ª edizione, attraversando indenne momenti critici della storia recente, ultimo dei quali la temibile pandemia da Covid.
Il genius loci della città, fin dagli albori della sua nascita per volontà di Guglielmo II, epigone della dinastia normanna, è votato alla bellezza e alla spiritualità, humus fertile per il radicamento della rassegna, fra le più antiche d’Europa.
Quello che si configura come un vero e proprio festival viene per la prima volta direttamente promosso e organizzato dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, che l’ha inserito nell’ambito delle “Celebrazioni belliniane”, sostenendo in tal modo due manifestazioni fra le più rilevanti del panorama musicale non solo italiano: il Bellini International Context e la “Settimana”.
La kermesse monrealese è dunque a titolarità diretta dell’Assessorato regionale al ramo, in questo caso in collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Arcidiocesi di Monreale, in sinergia con il Comune.
«Con l’emozione di sempre - ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, sport e spettacolo Elvira Amata - ci accingiamo a partecipare alla 65ª edizione della Settimana internazionale di Musica sacra che, con il suo ricco programma artistico, attirerà anche quest’anno migliaia di turisti nel suggestivo Duomo di Monreale.
Un’iniziativa di grande spessore musicale che rappresenta indubbiamente uno dei fiori all’occhiello delle politiche culturali della Regione e che è nota e apprezzata a livello nazionale per la sua unicità. Sono certa che registreremo ulteriori successi che contribuiranno a rafforzare questa rassegna di grande prestigio».
Il programma artistico è stato ideato da Gianna Fratta, rinomata direttrice d’orchestra e operatrice culturale, he ha fatto confluire in cartellone orchestre, ensemble, direttori e solisti di chiara fama, del calibro di Ton Koopman, Sergej Krylov, Mario Brunello, Pretty Yende.
La rassegna prevede nove concerti, in programma ogni sera alle ore 21.00 al Duomo di Monreale, sempre ad ingresso libero.
IL PROGRAMMA
Sabato 14 ottobre - ore 21.00
Inaugurazione sontuosa e pregnante con il Requiem tedesco di Johannes Brahms, che vedrà in primo piano due pluripremiate compagini, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Coro del Teatro Massimo di Palermo. Sul podio Giacomo Sagripanti, voci soliste il soprano Pretty Yende e il baritono Artur Rucinski, maestro del coro Salvatore Punturo.
Scritto sotto la spinta emozionale della morte della madre e completato nel 1868, il Requiem fu concepito da Brahms appunto per l’esecuzione concertistica, non per la liturgia. La tensione accumulata nella partitura si stempera nell’ultimo episodio, Feierlich, dove si afferma un rasserenante clima di pace che dà della morte una visione cristiana, quasi beata, con la ripresa del verso dell’Apocalisse: “Felici coloro che muoiono nel Signore”.
Domenica 15 ottobre - ore 21.00
Atteso ritorno è quello dell’olandese Ton Koopman, organista, clavicembalista e direttore d’orchestra, che in quest’ultima veste sarà alla guida della Amsterdam Baroque Orchestra, in uno ‘studio’ monotematico dedicato a Franz Joseph Haydn attraverso quattro emblematiche Sinfonie: la n. 83 in sol maggiore “La Poule”, la n. 86 in re maggiore, la n. 85 in si bemolle maggiore “La Reine”, la n. 82 in do maggiore “L’Ours”.
Lunedì 16 ottobre - ore 21.00
“New Worlds: South America” è il titolo del percorso proposto dall’Academy of Ancient Music con Richard Gowers direttore e al clavicembalo. Un viaggio alla scoperta delle sonorità e della spiritualità dei “nuovi mondi” sudamericani. Un’antologia di musiche sacre che associa, per affinità econsonanze, Bernando Pasquini con Domenico Zipoli, gesuita di stanza a Buenos Aires, Alessandro Scarlatti con lo spagnolo Diego Sánchez de Cáseda, Giovanni Gabrieli, Giovanni Pierluigi da Palestrina o Biagio Marini con il boliviano Roque Jacinto de Chavarría
Martedì 17 ottobre - ore 21.00
Uno spiegamento di quasi duecento giovani e giovanissimi talenti verrà alla ribalta nella serata che vedrà alternarsi diverse formazioni, a partire da due Cori di Voci Bianche, quello della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, istruito da Riccardo Scilipoti, e quello della Fondazione Teatro Massimo, preparato da Salvatore Punturo. Il Massimo schiera ancora la Cantoria guidata da Giuseppe Ricotta, nonché la Massimo Kids Orchestra e la Massimo Youth Orchestra. Dirige Michele De Luca, all’organo Giovan Battista Vaglica.
Vasta la scelta dei brani: Gabriel Fauré (Cantique de Jean Racine, Ave Maria, Ave Verum), Frode Fjellheim (Dona nobis pacem), John Rutter (What sweeter music), Marcel Dupré (Cortège et Litanie). E ancora gli stessi Giuseppe Ricotta con Contemporary Mass n. 1 Anima Mundi e Veni Sancte Spiritus, e Riccardo Scilipoti con Luce e Gloria, scritto appositamente per questa 65ª edizione.
Mercoledì 18 ottobre - ore 21.00
I Solisti Filarmonici Italiani, interverranno con Federico Guglielmo maestro concertatore al violino e Nurie Chung violino solista. Con una prova di autentica versatilità stilistica affronteranno Giuseppe Tartini (Il trillo del diavolo), John Corigliano (Vienna. The Monastery da The Red Violin), John Tavener (Tears of the Angels), Camille Saint-Saëns (Danse macabre), Arvo Pärt (Cantus in Memoriam Benjamin Britten), Luigi Boccherini (Ciaccona), Niccolò Paganini (“Le Streghe”), Christoph Willibald Gluck (Melodia, elaborazione violinistica di Fritz Kreisler dall’opera Orfeo e Euridice). Una ridda di titoli, tra Paradiso e Inferi, che dal Trillo di Tartini conduce fino alla Danza degli Spiriti beati.
Giovedì 19 ottobre - ore 21.00
Il russo Sergej Krylov, nella doppia veste di direttore e violino solista, si esibirà con la Lithuanian Chamber Orchestra in una virtuostica esplorazione nel tempo e nello spazio, dal barocco mitteleuropeo di Johann Sebastian Bach (Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041) al romantico afflato scandinavo di Edvard Grieg (Holberg Suite op.40) fino ad alcuni pezzi di Pablo de Sarasate con la sua tavolozza iberica.
Venerdì 20 ottobre - ore 21.00
Un altro capolavoro bachiano, assimilabile alle Passioni, è la Messa in si minore BWV 232 che vedrà impegnati La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel, diretti da Andrea Marcon, solisti vocali Gunta Smirnova (soprano I), Anna Piroli (soprano II), Carlos Mena (controtenore), Jakob Pilgram (tenore), Tobias Berndt (basso). La monumentale partitura Messa si distingue per la ricchezza di forme e stili, con fughe, passacaglie e un contrappunto estremamente elaborato.
Sabato 21 ottobre - ore 21.00
Mario Brunello, direttore e violoncello solista, suonerà con l’Accademia dell’Annunciata nella soirée “Concerto Italiano”, titolo preso in prestito ancora dal catalogo di Bach, su cui ruota l’intera locandina. Nota è del resto la predilezione del Kantor di Eisenach per i compositori del Belpaese. A creazioni originali come il Terzo Brandeburghese, si alterneranno trascrizioni di concerti di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello. Al contrario il Concerto Italiano scritto da Bach per clavicembalo, verrà presentato nella trascrizione per violoncello piccolo, archi e basso continuo, effettuata ai giorni nostri da Riccardo Doni.
Domenica 22 ottobre - ore 21.00
Gran finale con l’Orchestra Sinfonica Siciliana ed Emanuele Andrizzi sul podio. Due i brani. Come il Requiem tedesco inaugurale, composto da Brahms per la morte della madre, così la Berceuse élégiaque venne scritta nel 1911 da Ferruccio Busoni in memoria della genitrice nel 1911. Fu poi trascritta per orchestra da camera da John Adams nel 1989. Pezzo forte della serata sarà la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner, incompiuta per la scomparsa del compositore.
Venne eseguita postuma a Vienna l’11 febbraio 1903, direttore Ferdinand Löwe che aveva revisionato i primi tre movimenti. Sul modello delle ultime creazioni di Schubert e Beethoven, al quale si richiama anche nella scelta della tonalità di re minore, Bruckner disegna un possente lavoro sinfonico pervaso di grandi valori etici e ispirato alla fervente dedica “al Buon Dio".
Il suo sguardo benedicente accoglie anche quest’anno, dal 14 al 22 ottobre, la storica "Settimana Internazionale di Musica Sacra", che con la forza del suo carisma ha raggiunto la 65ª edizione, attraversando indenne momenti critici della storia recente, ultimo dei quali la temibile pandemia da Covid.
Il genius loci della città, fin dagli albori della sua nascita per volontà di Guglielmo II, epigone della dinastia normanna, è votato alla bellezza e alla spiritualità, humus fertile per il radicamento della rassegna, fra le più antiche d’Europa.
Quello che si configura come un vero e proprio festival viene per la prima volta direttamente promosso e organizzato dalla Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, che l’ha inserito nell’ambito delle “Celebrazioni belliniane”, sostenendo in tal modo due manifestazioni fra le più rilevanti del panorama musicale non solo italiano: il Bellini International Context e la “Settimana”.
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Si valorizza così la strategia di promozione del turismo attraverso i grandi eventi culturali, con una vettorialità che lega la Sicilia orientale a quella occidentale.La kermesse monrealese è dunque a titolarità diretta dell’Assessorato regionale al ramo, in questo caso in collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Arcidiocesi di Monreale, in sinergia con il Comune.
«Con l’emozione di sempre - ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, sport e spettacolo Elvira Amata - ci accingiamo a partecipare alla 65ª edizione della Settimana internazionale di Musica sacra che, con il suo ricco programma artistico, attirerà anche quest’anno migliaia di turisti nel suggestivo Duomo di Monreale.
Un’iniziativa di grande spessore musicale che rappresenta indubbiamente uno dei fiori all’occhiello delle politiche culturali della Regione e che è nota e apprezzata a livello nazionale per la sua unicità. Sono certa che registreremo ulteriori successi che contribuiranno a rafforzare questa rassegna di grande prestigio».
Il programma artistico è stato ideato da Gianna Fratta, rinomata direttrice d’orchestra e operatrice culturale, he ha fatto confluire in cartellone orchestre, ensemble, direttori e solisti di chiara fama, del calibro di Ton Koopman, Sergej Krylov, Mario Brunello, Pretty Yende.
La rassegna prevede nove concerti, in programma ogni sera alle ore 21.00 al Duomo di Monreale, sempre ad ingresso libero.
IL PROGRAMMA
Sabato 14 ottobre - ore 21.00
Inaugurazione sontuosa e pregnante con il Requiem tedesco di Johannes Brahms, che vedrà in primo piano due pluripremiate compagini, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Coro del Teatro Massimo di Palermo. Sul podio Giacomo Sagripanti, voci soliste il soprano Pretty Yende e il baritono Artur Rucinski, maestro del coro Salvatore Punturo.
Scritto sotto la spinta emozionale della morte della madre e completato nel 1868, il Requiem fu concepito da Brahms appunto per l’esecuzione concertistica, non per la liturgia. La tensione accumulata nella partitura si stempera nell’ultimo episodio, Feierlich, dove si afferma un rasserenante clima di pace che dà della morte una visione cristiana, quasi beata, con la ripresa del verso dell’Apocalisse: “Felici coloro che muoiono nel Signore”.
Domenica 15 ottobre - ore 21.00
Atteso ritorno è quello dell’olandese Ton Koopman, organista, clavicembalista e direttore d’orchestra, che in quest’ultima veste sarà alla guida della Amsterdam Baroque Orchestra, in uno ‘studio’ monotematico dedicato a Franz Joseph Haydn attraverso quattro emblematiche Sinfonie: la n. 83 in sol maggiore “La Poule”, la n. 86 in re maggiore, la n. 85 in si bemolle maggiore “La Reine”, la n. 82 in do maggiore “L’Ours”.
Lunedì 16 ottobre - ore 21.00
“New Worlds: South America” è il titolo del percorso proposto dall’Academy of Ancient Music con Richard Gowers direttore e al clavicembalo. Un viaggio alla scoperta delle sonorità e della spiritualità dei “nuovi mondi” sudamericani. Un’antologia di musiche sacre che associa, per affinità econsonanze, Bernando Pasquini con Domenico Zipoli, gesuita di stanza a Buenos Aires, Alessandro Scarlatti con lo spagnolo Diego Sánchez de Cáseda, Giovanni Gabrieli, Giovanni Pierluigi da Palestrina o Biagio Marini con il boliviano Roque Jacinto de Chavarría
Martedì 17 ottobre - ore 21.00
Uno spiegamento di quasi duecento giovani e giovanissimi talenti verrà alla ribalta nella serata che vedrà alternarsi diverse formazioni, a partire da due Cori di Voci Bianche, quello della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, istruito da Riccardo Scilipoti, e quello della Fondazione Teatro Massimo, preparato da Salvatore Punturo. Il Massimo schiera ancora la Cantoria guidata da Giuseppe Ricotta, nonché la Massimo Kids Orchestra e la Massimo Youth Orchestra. Dirige Michele De Luca, all’organo Giovan Battista Vaglica.
Vasta la scelta dei brani: Gabriel Fauré (Cantique de Jean Racine, Ave Maria, Ave Verum), Frode Fjellheim (Dona nobis pacem), John Rutter (What sweeter music), Marcel Dupré (Cortège et Litanie). E ancora gli stessi Giuseppe Ricotta con Contemporary Mass n. 1 Anima Mundi e Veni Sancte Spiritus, e Riccardo Scilipoti con Luce e Gloria, scritto appositamente per questa 65ª edizione.
Mercoledì 18 ottobre - ore 21.00
I Solisti Filarmonici Italiani, interverranno con Federico Guglielmo maestro concertatore al violino e Nurie Chung violino solista. Con una prova di autentica versatilità stilistica affronteranno Giuseppe Tartini (Il trillo del diavolo), John Corigliano (Vienna. The Monastery da The Red Violin), John Tavener (Tears of the Angels), Camille Saint-Saëns (Danse macabre), Arvo Pärt (Cantus in Memoriam Benjamin Britten), Luigi Boccherini (Ciaccona), Niccolò Paganini (“Le Streghe”), Christoph Willibald Gluck (Melodia, elaborazione violinistica di Fritz Kreisler dall’opera Orfeo e Euridice). Una ridda di titoli, tra Paradiso e Inferi, che dal Trillo di Tartini conduce fino alla Danza degli Spiriti beati.
Giovedì 19 ottobre - ore 21.00
Il russo Sergej Krylov, nella doppia veste di direttore e violino solista, si esibirà con la Lithuanian Chamber Orchestra in una virtuostica esplorazione nel tempo e nello spazio, dal barocco mitteleuropeo di Johann Sebastian Bach (Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041) al romantico afflato scandinavo di Edvard Grieg (Holberg Suite op.40) fino ad alcuni pezzi di Pablo de Sarasate con la sua tavolozza iberica.
Venerdì 20 ottobre - ore 21.00
Un altro capolavoro bachiano, assimilabile alle Passioni, è la Messa in si minore BWV 232 che vedrà impegnati La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel, diretti da Andrea Marcon, solisti vocali Gunta Smirnova (soprano I), Anna Piroli (soprano II), Carlos Mena (controtenore), Jakob Pilgram (tenore), Tobias Berndt (basso). La monumentale partitura Messa si distingue per la ricchezza di forme e stili, con fughe, passacaglie e un contrappunto estremamente elaborato.
Sabato 21 ottobre - ore 21.00
Mario Brunello, direttore e violoncello solista, suonerà con l’Accademia dell’Annunciata nella soirée “Concerto Italiano”, titolo preso in prestito ancora dal catalogo di Bach, su cui ruota l’intera locandina. Nota è del resto la predilezione del Kantor di Eisenach per i compositori del Belpaese. A creazioni originali come il Terzo Brandeburghese, si alterneranno trascrizioni di concerti di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello. Al contrario il Concerto Italiano scritto da Bach per clavicembalo, verrà presentato nella trascrizione per violoncello piccolo, archi e basso continuo, effettuata ai giorni nostri da Riccardo Doni.
Domenica 22 ottobre - ore 21.00
Gran finale con l’Orchestra Sinfonica Siciliana ed Emanuele Andrizzi sul podio. Due i brani. Come il Requiem tedesco inaugurale, composto da Brahms per la morte della madre, così la Berceuse élégiaque venne scritta nel 1911 da Ferruccio Busoni in memoria della genitrice nel 1911. Fu poi trascritta per orchestra da camera da John Adams nel 1989. Pezzo forte della serata sarà la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner, incompiuta per la scomparsa del compositore.
Venne eseguita postuma a Vienna l’11 febbraio 1903, direttore Ferdinand Löwe che aveva revisionato i primi tre movimenti. Sul modello delle ultime creazioni di Schubert e Beethoven, al quale si richiama anche nella scelta della tonalità di re minore, Bruckner disegna un possente lavoro sinfonico pervaso di grandi valori etici e ispirato alla fervente dedica “al Buon Dio".
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