Tre giorni dedicati alle percussioni: il "Bum Bum Perc Fest" nel baglio del teatro Ditirammu
Il percussionista Giovanni Imparato
Il "Bum Bum Perc Fest" è la nuova rassegna interamente dedicata alle percussioni e alle varie declinazioni di questi strumenti, in programma dal 9 al 12 settembre alle 21.30 (con una pausa lunedì 10) nel baglio del teatro Ditirammu di Palermo. La manifestazione, inizialmente prevista ai Cantieri alla Zisa, è stata spostata per motivi tecnici-organizzativi.
Giovanni Parrinello ed Elisa Parrinello (del Teatro Ditirammu), promotori dell'iniziativa, cercano di coniugare infatti il teatro e la danza con la musica per percussioni. Protagonisti saranno quattro tra i maggiori percussionisti italiani e internazionali: Carlo Di Francesco, Arnaldo Vacca e Giovanni Imparato.
Il tamburo può diventare esso stesso musa ispiratrice, in una generazione continua di linguaggi ritmici e originali che, uniti alla danza e al canto, danno al teatro altre risonanze, altre identità. Una sorta di "Teatro Battente", il "Bum Bum Perc Fest" propone un percorso di invenzione e di scoperta, una storia da scrivere in quattro tempi.
Il secondo appuntamento (dopo la pausa del lunedì che avrebbe dovuto ospitare il musicista maliano Baba Sissoko il cui concerto è stato annullato per motivi tecnici-organizzativi) è in programma martedì 11 settembre con Arnaldo Vacca, percussionista-multistrumentista, oltre a studiare gli strumenti classici si è specializzato nelle tecniche esecutive di diversi strumenti etnici, soprattutto tamburi a cornice e in particolare quelli del Sud Italia (tammorra e tamburello).
Il "Bum Bum Perc Fest" si conclude mercoledì 12 settembre con la performance del percussionista Giovanni Imparato, che abbina da sempre l'apprendimento tecnico-musicale con la propria ricerca esistenziale: è affascinato dall'uso rituale del tamburo e dal concetto sciamanico e maieutico della musica. Da alcuni anni fa parte di un programma evolutivo, un lavoro di ricerca spirituale dal punto di vista sciamanico, nel quale la musica occupa un ruolo fondamentale. Collabora e fa parte dell'Orchestra Italiana di Renzo Arbore.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali, dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo e con la collaborazione dell’associazione Deva Culture e Tiz di Tiziano Di Cara
Giovanni Parrinello ed Elisa Parrinello (del Teatro Ditirammu), promotori dell'iniziativa, cercano di coniugare infatti il teatro e la danza con la musica per percussioni. Protagonisti saranno quattro tra i maggiori percussionisti italiani e internazionali: Carlo Di Francesco, Arnaldo Vacca e Giovanni Imparato.
Il tamburo può diventare esso stesso musa ispiratrice, in una generazione continua di linguaggi ritmici e originali che, uniti alla danza e al canto, danno al teatro altre risonanze, altre identità. Una sorta di "Teatro Battente", il "Bum Bum Perc Fest" propone un percorso di invenzione e di scoperta, una storia da scrivere in quattro tempi.
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Domenica 9 settembre apre la rassegna Carlo Di Francesco percussionista eccelso. Comincia gli studi di musica a tredici anni, dapprima la chitarra e poi passa alle percussioni. È diventato famoso in tutta italia per la sua partecipazione al talent Amici di Maria De Filippi. Ad oggi, è in tour con Fiorella Mannoia, conosce e suona strumenti di diversa provenienza come: darabukka, multipercussioni d'effetto, congas, bongos, tamburello napoletano, pandeiro, tamburim, cajòn, timbales, chekeré e batà.Il secondo appuntamento (dopo la pausa del lunedì che avrebbe dovuto ospitare il musicista maliano Baba Sissoko il cui concerto è stato annullato per motivi tecnici-organizzativi) è in programma martedì 11 settembre con Arnaldo Vacca, percussionista-multistrumentista, oltre a studiare gli strumenti classici si è specializzato nelle tecniche esecutive di diversi strumenti etnici, soprattutto tamburi a cornice e in particolare quelli del Sud Italia (tammorra e tamburello).
Il "Bum Bum Perc Fest" si conclude mercoledì 12 settembre con la performance del percussionista Giovanni Imparato, che abbina da sempre l'apprendimento tecnico-musicale con la propria ricerca esistenziale: è affascinato dall'uso rituale del tamburo e dal concetto sciamanico e maieutico della musica. Da alcuni anni fa parte di un programma evolutivo, un lavoro di ricerca spirituale dal punto di vista sciamanico, nel quale la musica occupa un ruolo fondamentale. Collabora e fa parte dell'Orchestra Italiana di Renzo Arbore.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali, dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo e con la collaborazione dell’associazione Deva Culture e Tiz di Tiziano Di Cara
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