Palermo sotterranea dove i "carusi" scavavano la pietra: le visite alle Antiche Fornaci Maiorana

Le Antiche Fornaci Maiorana di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. La grande festa di Palermo de "Le Vie dei Tesori" arriva al suo ultimo week end con le visite del 30 e 31 ottobre.
Tra le visite da non perdere c'è sicuramente quella che vi porta alla scoperta del sottosuolo di Palermo, tra le cave delle Antiche Fornaci Maiorana. Un salto indietro nel tempo, quando operai e “carusi” scavavano la pietra in condizioni estreme, spaccando a colpi di piccone la calcarenite da cui poi ricavare la calce.
Entrare nelle Fornaci Maiorana è un viaggio nel passato in uno dei più begli esempi di archeologia industriale della città, salvato dall’abbandono.
È un complesso costituito da due fornaci per la produzione della calce viva e da un frantoio per gli inerti. Si articola su tre livelli compresa un’ampia parte sotterranea.
Le fornaci erano alimentate al secondo livello, più in basso, mentre il terzo livello, scavato nella roccia, serviva per raccogliere la calce in piccoli carrelli metallici su rotaia, i quali poi, con gli elevatori, venivano riportati fuori sino al livello del suolo.
In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
Tra le visite da non perdere c'è sicuramente quella che vi porta alla scoperta del sottosuolo di Palermo, tra le cave delle Antiche Fornaci Maiorana. Un salto indietro nel tempo, quando operai e “carusi” scavavano la pietra in condizioni estreme, spaccando a colpi di piccone la calcarenite da cui poi ricavare la calce.
Entrare nelle Fornaci Maiorana è un viaggio nel passato in uno dei più begli esempi di archeologia industriale della città, salvato dall’abbandono.
È un complesso costituito da due fornaci per la produzione della calce viva e da un frantoio per gli inerti. Si articola su tre livelli compresa un’ampia parte sotterranea.
Le fornaci erano alimentate al secondo livello, più in basso, mentre il terzo livello, scavato nella roccia, serviva per raccogliere la calce in piccoli carrelli metallici su rotaia, i quali poi, con gli elevatori, venivano riportati fuori sino al livello del suolo.
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Furono attive fino al 1968, con l’avvento del cemento armato l’uso della calce si ridusse sempre di più e le fornaci non furono più utilizzate. Dopo la dismissione, gli eredi della famiglia Maiorana hanno affrontato lunghi lavori di restauro restituendole alla città.In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
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