"Welcome Carpet": un tappeto multiculturale firmato Pablo Dilet
Tappeti che diventano storie e una piazza che si trasforma in un percorso simbolico fatto di integrazione e accoglienza: venerdì 12 maggio, alle 16.30 in piazza Bellini, è possibile ammirare l'installazione artistica firmata da Pablo Dilet, pseudonimo del giornalista professionista Dario La Rosa (Palermo, 1980).
Un pavimento multiculturale realizzato nel cuore del percorso Unesco: tappeti provenienti dalle case dei palermitani e da quelle dei cittadini stranieri residenti in città, in cui i visitatori potranno camminare. Stoffe differenti che formano uno straordinario mosaico artistico.
"Welcome Carpet", questo il titolo dell’opera/performance di Pablo Dilet, mette insieme le storie di chi crede nel valore dell’unione e dell’accoglienza. «Il tappeto - spiega Dario La Rosa - mette insieme storie semplici ma allo stesso tempo significative che raccontano di come sia possibile l’integrazione nel rispetto delle differenze. E in questo Palermo è di certo un punto di riferimento, a partire dalla sua millenaria storia».
Il progetto "Welcome Carpet" è patrocinato delle Ambasciate di Gran Bretagna, Grecia e Spagna a Roma, dell’Arcidiocesi e del Comune di Palermo, della Fondazione Sicilia, dell’Ordine degli psicologi di Sicilia, dell’Istituto Cervantes Palermo e di SoleLuna-un ponte tra e culture.
Un pavimento multiculturale realizzato nel cuore del percorso Unesco: tappeti provenienti dalle case dei palermitani e da quelle dei cittadini stranieri residenti in città, in cui i visitatori potranno camminare. Stoffe differenti che formano uno straordinario mosaico artistico.
"Welcome Carpet", questo il titolo dell’opera/performance di Pablo Dilet, mette insieme le storie di chi crede nel valore dell’unione e dell’accoglienza. «Il tappeto - spiega Dario La Rosa - mette insieme storie semplici ma allo stesso tempo significative che raccontano di come sia possibile l’integrazione nel rispetto delle differenze. E in questo Palermo è di certo un punto di riferimento, a partire dalla sua millenaria storia».
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C’è il tappeto della giovane senegalese che sposa un siciliano e che si imbarca nel Mediterraneo per salvare i migranti. C’è la storia della ragazza rumena che si unisce ad un uomo del Bangladesh e che costruisce una nuova vita con figli a Palermo nel rispetto delle differenti religioni. C’è la storia di chi, pur provenendo da lontano, sente un "mal di Palermo" quando va via in vacanza. Dentro c’è il tappeto di chi non ha tappeto, c’è il tappeto dipinto dai bambini del quartiere multiculturale di Ballarò e c’è anche un tappeto bianco che segna il divenire, la storia da scrivere insieme.Il progetto "Welcome Carpet" è patrocinato delle Ambasciate di Gran Bretagna, Grecia e Spagna a Roma, dell’Arcidiocesi e del Comune di Palermo, della Fondazione Sicilia, dell’Ordine degli psicologi di Sicilia, dell’Istituto Cervantes Palermo e di SoleLuna-un ponte tra e culture.
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