"Sacrosanctum", l’opera dell’artista Diego Moreno all'Oratorio di San Mercurio

L'oratorio di San Mercurio ospita la seconda edizione di "Sacrosanctum" con l’opera dell’artista messicano Diego Moreno. Traendo nutrimento dai ricordi familiari tramandati dalla nonna materna attraverso gli album fotografici, Moreno ha fatto di questo preciso mezzo la sua principale vocazione.
La sua infanzia, immersa nella liturgia cattolica, nelle leggende, nei rituali, ma anche nel mondo ancestrale indigeno del Chiapas, si concretizza come punto d’inizio di un personale percorso formativo, che mette in luce le continuità e le numerose contraddizioni di un complesso sistema di culture e credenze.
Dovendosi confrontare con una differente tradizione devozionale Diego Moreno sceglie di rappresentare uno dei momenti della Passio Christi, di cui diviene esso stesso testimone e partecipe. Il suo Cristo legato alla colonna ricorda, infatti, le tante Sacre Rappresentazioni e processioni dei Misteri che costellano la Sicilia durante i riti della Settimana Santa, una struggente rievocazione storica incentrata sull’esasperazione del dolore e sulla flagellazione della carne.
Continua con "Sacrosanctum", quel processo di indagine multiforme e in continua evoluzione sul legame tra sacro e contemporaneità, visto e vissuto attraverso lo sguardo di un artista. La rassegna, curata da Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, è organizzata e sostenuta dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, ente no profit da anni impegnato nel campo della tutela, della valorizzazione e della pubblica fruizione di siti monumentali di difficile accessibilità.
Diego Moreno (San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico, 1992) nel corso della sua esordiente carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti, quali il premio della X Biennale Puebla de los Angeles (Messico, 2015) e una borsa di studio "Jovenes Creadores" del Sistema Nacional de Creadores de Arte (SNCA) del México Fonca/Conaculta.
La sua infanzia, immersa nella liturgia cattolica, nelle leggende, nei rituali, ma anche nel mondo ancestrale indigeno del Chiapas, si concretizza come punto d’inizio di un personale percorso formativo, che mette in luce le continuità e le numerose contraddizioni di un complesso sistema di culture e credenze.
Dovendosi confrontare con una differente tradizione devozionale Diego Moreno sceglie di rappresentare uno dei momenti della Passio Christi, di cui diviene esso stesso testimone e partecipe. Il suo Cristo legato alla colonna ricorda, infatti, le tante Sacre Rappresentazioni e processioni dei Misteri che costellano la Sicilia durante i riti della Settimana Santa, una struggente rievocazione storica incentrata sull’esasperazione del dolore e sulla flagellazione della carne.
Continua con "Sacrosanctum", quel processo di indagine multiforme e in continua evoluzione sul legame tra sacro e contemporaneità, visto e vissuto attraverso lo sguardo di un artista. La rassegna, curata da Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, è organizzata e sostenuta dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, ente no profit da anni impegnato nel campo della tutela, della valorizzazione e della pubblica fruizione di siti monumentali di difficile accessibilità.
Diego Moreno (San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico, 1992) nel corso della sua esordiente carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti, quali il premio della X Biennale Puebla de los Angeles (Messico, 2015) e una borsa di studio "Jovenes Creadores" del Sistema Nacional de Creadores de Arte (SNCA) del México Fonca/Conaculta.
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