“Il ruggito della velocità", in mostra i miti e le modernità della Targa Florio motociclistica
“Il ruggito della velocità. Miti e modernità della Targa Florio motociclistica” è la mostra allestita negli spazi del settecentesco Real Albergo dei Poveri, voluta e promossa dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è stata prorogata fino a domenica 8 aprile.
Una riflessione critica su quella che fu una tra le stagioni siciliane più felici della modernità. Spunto centrale è la Targa Florio, manifestazione sportiva ideata nel 1906 da Vincenzo Florio che rese la Sicilia punto di riferimento dello sport internazionale, sia con la più nota e longeva versione automobilistica, sia con quella su due ruote, che si svolse tra il 1920 e il 1940.
Cultura, storia, sport e territorio si incontrano lungo il percorso espositivo, in un dialogo tra passato e presente che vede insieme design, ingegneria, arti visive, cinema, editoria, memorie d’archivio. Da una sezione introduttiva, in cui foto, oggetti storici e alcuni rari dipinti di Vincenzo Florio (Collezione Famiglia Paladino) raccontano le gesta di questa famiglia siciliana e la vicenda della Targa, si passa a una esposizione di moto d’epoca, con esemplari dei primi del Novecento provenienti dalle collezioni dell’Associazione Siciliana Veicoli Storici.
Spicca, inoltre, il celebre "Libro Imbullonato" di Fortunato Depero, tra i primi libri d’artista moderni, pietra miliare nella storia del graphic design, pubblicato nel 1927 in pochissime copie, una delle quali posseduta dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana.
L’arte contemporanea offre infine nuovi spunti e suggestioni, grazie a un focus, curato da Helga Marsala, con le opere di tre artisti: Elisabetta Benassi, Clayton Burkhart, Francesco De Grandi. Le opere sono poste in relazione con alcuni pregiati pezzi aeronautici, databili tra gli Anni Venti e Quaranta, facenti parte della prestigiosa collezione del Museo dei Motori dell’Università di Palermo. In chiusura un’ulteriore appendice sull’attualità, curata da Laura Barreca e Francesco Piazza, mette in dialogo due artisti siciliani di generazioni diverse: Sandro Scalia e Gianfranco Maranto.
Una riflessione critica su quella che fu una tra le stagioni siciliane più felici della modernità. Spunto centrale è la Targa Florio, manifestazione sportiva ideata nel 1906 da Vincenzo Florio che rese la Sicilia punto di riferimento dello sport internazionale, sia con la più nota e longeva versione automobilistica, sia con quella su due ruote, che si svolse tra il 1920 e il 1940.
Cultura, storia, sport e territorio si incontrano lungo il percorso espositivo, in un dialogo tra passato e presente che vede insieme design, ingegneria, arti visive, cinema, editoria, memorie d’archivio. Da una sezione introduttiva, in cui foto, oggetti storici e alcuni rari dipinti di Vincenzo Florio (Collezione Famiglia Paladino) raccontano le gesta di questa famiglia siciliana e la vicenda della Targa, si passa a una esposizione di moto d’epoca, con esemplari dei primi del Novecento provenienti dalle collezioni dell’Associazione Siciliana Veicoli Storici.
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La lettura del periodo storico-culturale procede con l’archivio di documenti, in cui sono raccolte preziose testimonianze, tre lettere, giornali, libri, riviste, fino al Manifesto Futurista del 1909. Un recente documentario sul Futurismo in Sicilia, firmato dal regista Salvo Cuccia, anticipa la sala dedicata a opere del primo e secondo Futurismo. Tutti prestiti giunti da importanti collezioni private e pubbliche.Spicca, inoltre, il celebre "Libro Imbullonato" di Fortunato Depero, tra i primi libri d’artista moderni, pietra miliare nella storia del graphic design, pubblicato nel 1927 in pochissime copie, una delle quali posseduta dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana.
L’arte contemporanea offre infine nuovi spunti e suggestioni, grazie a un focus, curato da Helga Marsala, con le opere di tre artisti: Elisabetta Benassi, Clayton Burkhart, Francesco De Grandi. Le opere sono poste in relazione con alcuni pregiati pezzi aeronautici, databili tra gli Anni Venti e Quaranta, facenti parte della prestigiosa collezione del Museo dei Motori dell’Università di Palermo. In chiusura un’ulteriore appendice sull’attualità, curata da Laura Barreca e Francesco Piazza, mette in dialogo due artisti siciliani di generazioni diverse: Sandro Scalia e Gianfranco Maranto.
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