"Giclée", 15 opere nella mostra retrospettiva di Antonino G. Perricone
La mostra "Giclée" è una tranche di 15 opere che l’artista Antonino G. Perricone ha realizzato nel corso del biennio 2011/2013 alle soglie dei suoi 80 anni e numerate da 1/20 ma che per ragioni di mercato non furono mai diffuse e stampate se non l’unica copia presente in mostra.
Giclée è un neologismo che descrive il processo di stampa su carta o tela, di opere d'arte digitali usando una stampante altamente professionale a getto dinchiostro.
Antonino G. Perricone, disegnatore, incisore, scultore e pittore, si nutre costantemente fin da giovanissimo dei colori e della solarità mediterranea, prediligendo il blu, il rosso, il giallo, il verde realizzando opere soventemente monocromatiche.
Personalità forte e intraprendente è grande amante dell’arte contemporanea. La sua passione per questo mondo in forte evoluzione lo porta ad aprire una galleria d’arte a Palermo: “El Harca”, un’esperienza che durerà dal 1963 al 1968.
Sono anni di grande fermento nel mondo dell’arte siciliana e la sua galleria diventa punto di incontro e di riferimento di critici d’arte, intellettuali, giornalisti e artisti che in quegli anni frequentavano la sua galleria.
Nel 1965, insieme ad Angelo Denaro, Giovanni Leto, Giovanni Antioco e Nino Caruso, costituisce la scuola pittorica dei matecromatici. Nel corso della sua attività artistica molte sono le opere di grande formato che ha realizzato e che oggi sono proprietà di gruppi industriali e di fondazioni culturali sia in Italia che all’estero. Le sue collaborazioni furono tantissime sia con riviste che con galleria private.
Giclée è un neologismo che descrive il processo di stampa su carta o tela, di opere d'arte digitali usando una stampante altamente professionale a getto dinchiostro.
Antonino G. Perricone, disegnatore, incisore, scultore e pittore, si nutre costantemente fin da giovanissimo dei colori e della solarità mediterranea, prediligendo il blu, il rosso, il giallo, il verde realizzando opere soventemente monocromatiche.
Personalità forte e intraprendente è grande amante dell’arte contemporanea. La sua passione per questo mondo in forte evoluzione lo porta ad aprire una galleria d’arte a Palermo: “El Harca”, un’esperienza che durerà dal 1963 al 1968.
Sono anni di grande fermento nel mondo dell’arte siciliana e la sua galleria diventa punto di incontro e di riferimento di critici d’arte, intellettuali, giornalisti e artisti che in quegli anni frequentavano la sua galleria.
Nel 1965, insieme ad Angelo Denaro, Giovanni Leto, Giovanni Antioco e Nino Caruso, costituisce la scuola pittorica dei matecromatici. Nel corso della sua attività artistica molte sono le opere di grande formato che ha realizzato e che oggi sono proprietà di gruppi industriali e di fondazioni culturali sia in Italia che all’estero. Le sue collaborazioni furono tantissime sia con riviste che con galleria private.
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