“Mediterraneo rosso e oro”: Paolo Bini espone negli spazi della Cappella dell’Incoronata

Paolo Bini torna ad esporre in una Istituzione pubblica italiana, e lo fa con un progetto monografico finalizzato a mettere in scena più lavori site-specific: è la mostra "Mediterraneo rosso e oro", curata da Valentino Catricalà, in collaborazione con la Galleria Nicola Pedana, visitabile dal 5 ottobre al 12 novembre.
Bini mette a confronto il suo lavoro con l'esterno, ispirandosi all’orizzonte ed in particolare proprio a quello che si guarda dalla Sicilia. Il tema tratta il Mediterraneo ed il Naufragio e una delle immagini mnemoniche che più hanno ispirato lo sguardo e il pensiero di Bini, è il celebre dipinto di Thèodore Gèricault “La zattera della Medusa” del 1819.
Nella navata mono abside della Cappella dell’Incoronata sono allestite due opere, una posizionata a terra, inclinata, mentre in fondo c'è un dipinto che ritrae, in un realismo post-umano, uno specchio d’acqua di colore prevalentemente rosso, evocativo del bagno di sangue, che il Mediterraneo registra inesorabilmente.
Nella sala ipostila della Cappella il percorso, Cammino, dei visitatori incontra tre nuovi e grandi dipinti, di cui due a carattere installativo, che l’Autore ha sempre realizzato per questa occasione.
Bini mette a confronto il suo lavoro con l'esterno, ispirandosi all’orizzonte ed in particolare proprio a quello che si guarda dalla Sicilia. Il tema tratta il Mediterraneo ed il Naufragio e una delle immagini mnemoniche che più hanno ispirato lo sguardo e il pensiero di Bini, è il celebre dipinto di Thèodore Gèricault “La zattera della Medusa” del 1819.
Nella navata mono abside della Cappella dell’Incoronata sono allestite due opere, una posizionata a terra, inclinata, mentre in fondo c'è un dipinto che ritrae, in un realismo post-umano, uno specchio d’acqua di colore prevalentemente rosso, evocativo del bagno di sangue, che il Mediterraneo registra inesorabilmente.
Nella sala ipostila della Cappella il percorso, Cammino, dei visitatori incontra tre nuovi e grandi dipinti, di cui due a carattere installativo, che l’Autore ha sempre realizzato per questa occasione.
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