Le visite alla Chiesa dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla di Palermo tra le bancarelle del Capo

La volta della Chiesa dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Nell’omonima piazzetta del Capo si trova una chiesa barocca che risale al 1605, la Chiesa dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla.
Fu voluta da alcune famiglie di nobili pisani, residenti da lungo tempo a Palermo. Deve il suo nome al sacrificio dei quaranta soldati di una legione romana, morti in una palude gelata nel 320 dopo Cristo, sotto l’imperatore Licinio, nella città armena di Sebaste.
A quei quaranta martiri è dedicata. Il prospetto, realizzato in tufo, ha un portale dal sobrio disegno, sul quale campeggia lo stemma civico di Pisa, coppie di finestre a edicola e un timpano triangolare. L’interno, rimaneggiato nel 1725, svelale preziose decorazioni a fresco del celebre pittore fiammingo Guglielmo Borremans e le cornici a finto stucco ideate dall’architetto Gaetano Lazzara.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Nell’omonima piazzetta del Capo si trova una chiesa barocca che risale al 1605, la Chiesa dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla.
Fu voluta da alcune famiglie di nobili pisani, residenti da lungo tempo a Palermo. Deve il suo nome al sacrificio dei quaranta soldati di una legione romana, morti in una palude gelata nel 320 dopo Cristo, sotto l’imperatore Licinio, nella città armena di Sebaste.
A quei quaranta martiri è dedicata. Il prospetto, realizzato in tufo, ha un portale dal sobrio disegno, sul quale campeggia lo stemma civico di Pisa, coppie di finestre a edicola e un timpano triangolare. L’interno, rimaneggiato nel 1725, svelale preziose decorazioni a fresco del celebre pittore fiammingo Guglielmo Borremans e le cornici a finto stucco ideate dall’architetto Gaetano Lazzara.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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