Le tortuose vie dell’eros: Matteo Nucci racconta Elena, «la più bella fra le donne mortali»

Busto di Elena di Troia di Antonio Canova
Le eroine della letteratura di nuovo protagoniste al museo Salinas di Palermo: dal primo febbraio tornano gli appuntamenti di "Donne in amore - Women in love", rassegna ideata dalla giornalista Sara Scarafia che nel corso dell'anno ospita scrittori e scrittrici con cui il pubblico avrà modo di approfondire e rileggere i grandi capolavori della letteratura.
La rassegna, che ruba il titolo all'omonimo capolavoro scritto da David Herbert Lawrence nel 1920, è organizzata con il sostegno dell’azienda Planeta Winery e con il supporto di CoopCulture.
L'incontro di sabato primo febbraio è dedicato alla «più bella fra le donne mortali»: Matteo Nucci racconta Elena di Sparta che «la tradizione però ricorda spesso come Elena di Troia perché a Troia Elena si recò, seguendo il suo amante Paride e dando origine alla famosissima guerra», afferma lo stesso Nucci.
Tuttavia, dopo i racconti straordinari dell’Iliade, all’inizio dell’Odissea ritroviamo Elena di nuovo a Sparta. È tornata a casa con Menelao e vive una vita di apparente felicità coniugale: cosa è successo? Come è possibile che il terribile tradimento sia stato perdonato? Se ci lasciamo portare dall’eros ogni contraddizione verrà sciolta.
Seduttrice e sedotta, conquistatrice e conquistata, la bella Elena ci mostra che il sentimento più forte che spinge gli esseri umani a rincorrersi segue vie tortuose e complesse, piene di cadute, tradimenti e ricomposizioni.
Solo queste vie, però, concedono a chi davvero ama, la possibilità di aspirare per sempre alla conoscenza e alla felicità.
Nato a Roma nel 1970, lo scrittore Matteo Nucci ha studiato il pensiero antico, pubblicando saggi su Empedocle, Socrate e Platone e una nuova edizione del Simposio platonico.
Nel 2009 è uscito il suo primo romanzo, "Sono comuni le cose degli amici" (Ponte alle Grazie), finalista al Premio Strega, e nel 2013 ha pubblicato il saggio narrativo "Le lacrime degli eroi" (Einaudi), un viaggio nel pianto che versano a viso aperto gli eroi omerici prima della condanna platonica.
Nel 2017 è uscito il romanzo "È giusto obbedire alla notte" (Ponte alle Grazie), finalista al Premio Strega, mentre è del 2018 il nuovo saggio narrativo sul mondo greco antico "L'abisso di Eros, indagine sulla seduzione da Omero a Platone".
I suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste (soprattutto Il Caffè Illustrato e Nuovi Argomenti) mentre gli articoli e i reportage di viaggi escono regolarmente su Il Venerdì di Repubblica.
La rassegna, che ruba il titolo all'omonimo capolavoro scritto da David Herbert Lawrence nel 1920, è organizzata con il sostegno dell’azienda Planeta Winery e con il supporto di CoopCulture.
L'incontro di sabato primo febbraio è dedicato alla «più bella fra le donne mortali»: Matteo Nucci racconta Elena di Sparta che «la tradizione però ricorda spesso come Elena di Troia perché a Troia Elena si recò, seguendo il suo amante Paride e dando origine alla famosissima guerra», afferma lo stesso Nucci.
Tuttavia, dopo i racconti straordinari dell’Iliade, all’inizio dell’Odissea ritroviamo Elena di nuovo a Sparta. È tornata a casa con Menelao e vive una vita di apparente felicità coniugale: cosa è successo? Come è possibile che il terribile tradimento sia stato perdonato? Se ci lasciamo portare dall’eros ogni contraddizione verrà sciolta.
Seduttrice e sedotta, conquistatrice e conquistata, la bella Elena ci mostra che il sentimento più forte che spinge gli esseri umani a rincorrersi segue vie tortuose e complesse, piene di cadute, tradimenti e ricomposizioni.
Solo queste vie, però, concedono a chi davvero ama, la possibilità di aspirare per sempre alla conoscenza e alla felicità.
Nato a Roma nel 1970, lo scrittore Matteo Nucci ha studiato il pensiero antico, pubblicando saggi su Empedocle, Socrate e Platone e una nuova edizione del Simposio platonico.
Nel 2009 è uscito il suo primo romanzo, "Sono comuni le cose degli amici" (Ponte alle Grazie), finalista al Premio Strega, e nel 2013 ha pubblicato il saggio narrativo "Le lacrime degli eroi" (Einaudi), un viaggio nel pianto che versano a viso aperto gli eroi omerici prima della condanna platonica.
Nel 2017 è uscito il romanzo "È giusto obbedire alla notte" (Ponte alle Grazie), finalista al Premio Strega, mentre è del 2018 il nuovo saggio narrativo sul mondo greco antico "L'abisso di Eros, indagine sulla seduzione da Omero a Platone".
I suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste (soprattutto Il Caffè Illustrato e Nuovi Argomenti) mentre gli articoli e i reportage di viaggi escono regolarmente su Il Venerdì di Repubblica.
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