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La vita di Padre Puglisi diventa cunto, canto e opera dei Pupi: "Non me l'aspettavo!" in scena a Brancaccio

Il pupo di Pino Puglisi realizzato da Vincenzo Argento in scena nello spettacolo "Non me l'aspettavo!" (foto cattedrale.palermo.it)

Il teatro e la cultura per riqualificare le periferie della città: è questo l'intento del primo progetto del Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi che a partire dall'8 settembre interviene a Brancaccio, quartiere "simbolo" della vita e delle opere di Padre Pino Puglisi.

Così il Biondo diventa "Biondaccio", e realizza al Centro Polivalente "Padre Pino Puglisi e Padre Massimiliano Kolbe" (via San Ciro 23) tre serate di teatro, cinema e musica organizzate in collaborazione con il Centro di Accoglienza Padre Nostro.

Un modo per portare la cultura là dove, spesso, la cultura non arriva. Un luogo che ancora si ritrova ai margini ma che lentamente sta reagendo a una mentalità viziosa e di chiusura, già scenario della dura e incessante lotta alla "cultura mafiosa" di Don Pino che coinvolgeva i giovani del quartiere in atti di legalità e di pace.

Il primo appuntamento di "Biondaccio" vede protagonisti pupi, attori e vicariote in una performance dedicata proprio a Padre Puglisi: domenica 8 settembre va in scena "Non me l'aspettavo!" di Salvo Piparo, Antonella Cappello e Nicolò Argento, con il cunto di Salvo Piparo, i pupi della famiglia Argento e il canto di Costanza Licata.

Sullo sfondo di una Palermo umanissima e tormentata, in cui si intrecciano la solidarietà degli ultimi e l'arroganza del potere, l'amore e il sacrificio di Padre Puglisi riescono a vincere sull'odio e sulla violenza.

"Biondaccio" prosegue domenica 15 settembre con "Voci dal Silenzio" di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita e domenica 22 settembre con "Bellandare...Passo per Passo" della cantautrice Aida Satta Flores.
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