“La Vecchia dell’Aceto”: la storia raccontata dalle fotografie di Antonio Calabrese

"Vecchia dell'aceto", quadro fotografico di Antonio Calabrese
È la vicenda di Giovanna Bonanno, meglio conosciuta come "la Vecchia dell’Aceto", che attraverso il suo “arcano liquore aceto” - in realtà un potente veleno - cambiò la sua misera esistenza e quella di molte donne e alcuni uomini infelicemente sposati finchè, nel 1789, venne condannata alla forca per veneficio.
L'idea di questo racconto trae ispirazione dagli inchiostri di Silvia D'Anca, anch’essi in mostra a fianco dei quadri fotografici di Calabrese che interpretano in chiave contemporanea i momenti salienti di quella storia, spesso ritraendoli nei luoghi urbani a cui essi si legano. La visione delle immagini è arricchita dalle voci recitanti di Emanuela Davì, Santa Franco e Antonio Silvia che evocano, per frammenti, gli atti del processo a Giovanna Bonanno.
Antonio Calabrese è erede di una tradizione familiare di fotografi. Ha cominciato subito ad apprezzare la bellezza del linguaggio fotografico e le sue potenzialità espressive, scoprendo attraverso l'obiettivo i molteplici aspetti della realtà.
Dopo anni di attività professionale a Palermo, si avvicina in modo significativo alla vita culturale e artistica berlinese dove, dal 2007 al 2011, sperimenta linguaggi fotografici nuovi, collaborando con registi e scrittori, pubblicando anche in riviste tedesche.
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