Biblioteche
Archivio Storico Comunale
- Indirizzo
-
Via Maqueda 157
90133 Palermo - Vedi mappa - Apertura
- Dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00; lunedì e mercoledì anche dalle 15.30 alle 17.30
- Telefono
- 091.7405069
- Sito web
- http://www.comune.palermo.it
- bibliotechearchiviospazietno@comune.palermo.it
L'Archivio Storico comunale di Palermo
L'Archivio Storico Comunale di Palermo è dal 1866 uno scrigno della memoria storica, politica e amministrativa della città.
Situato nell'ex convento di San Nicolo da Tolentino, nel cuore del quartiere ebraico, dopo un restauro di quattro anni è stato riaperto al pubblico nel 2002.
Gioiello di architettura e design, l'Archivio Storico ha subito negli anni numerosi lavori di ampliamento e risistemazione degli spazi, che hanno interessato alcune tra le sale più belle dell'intero edificio, come la Sala dei Lucernai e la Sala Rettangolare.
L'attrazione principale dell'edificio è la splendida Sala Almeyda, che porta il nome dell'architetto che la progettò nel 1880, con quattro enormi pilastri alti oltre 15 metri a sostegno del soffitto ligneo a larghi riquadri.
Grandi scaffalature lignee rivestono le pareti, accessibili da una scaletta a chiocciola legata ai raffinati ballatoi in ferro battuto. Ai quattro angoli della Sala, inoltre, degli argani dotati di un sistema di cestelli consentono di mandare giù i testi in modo più agile e pratico.
L'Archivio Storico Comunale conserva alcuni tra i testi più antichi della città, come i registri degli "Atti" risalenti al 1311, che riportano gli atti emanati dal Senato palermitano.
E ancora importantissimi i 350 volumi del "Libro Universale del Patrimonio comunale" (1673), i "Capitoli delle Maestranze" (1774), il "Libro del Giuramento dell’Immacolata" e la lettera di Garibaldi al popolo palermitano nella quale si definisce «figlio di Palermo».
Situato nell'ex convento di San Nicolo da Tolentino, nel cuore del quartiere ebraico, dopo un restauro di quattro anni è stato riaperto al pubblico nel 2002.
Gioiello di architettura e design, l'Archivio Storico ha subito negli anni numerosi lavori di ampliamento e risistemazione degli spazi, che hanno interessato alcune tra le sale più belle dell'intero edificio, come la Sala dei Lucernai e la Sala Rettangolare.
L'attrazione principale dell'edificio è la splendida Sala Almeyda, che porta il nome dell'architetto che la progettò nel 1880, con quattro enormi pilastri alti oltre 15 metri a sostegno del soffitto ligneo a larghi riquadri.
Grandi scaffalature lignee rivestono le pareti, accessibili da una scaletta a chiocciola legata ai raffinati ballatoi in ferro battuto. Ai quattro angoli della Sala, inoltre, degli argani dotati di un sistema di cestelli consentono di mandare giù i testi in modo più agile e pratico.
L'Archivio Storico Comunale conserva alcuni tra i testi più antichi della città, come i registri degli "Atti" risalenti al 1311, che riportano gli atti emanati dal Senato palermitano.
E ancora importantissimi i 350 volumi del "Libro Universale del Patrimonio comunale" (1673), i "Capitoli delle Maestranze" (1774), il "Libro del Giuramento dell’Immacolata" e la lettera di Garibaldi al popolo palermitano nella quale si definisce «figlio di Palermo».