Teatro, musica e un seminario (gratuito): la quarta settimana del "Segesta Teatro Festival"
Quatuor Akilone (foto Laurent Monlaue)
Sono tre gli elementi principali che danno forma alla programmazione 2022 del Segesta Teatro Festival.
La predilezione dei linguaggi innovativi che rendono vivi e attuali i testi classici, uno sguardo panoramico che da Oriente volge verso Ovest e il recupero del sacro in chiave contemporanea.
La quarta settimana del festival, guidato da Claudio Collovà, si svolge tra il teatro antico di Segesta, il tempio e la piazza di Salemi.
Ecco tutti appuntamenti in programma dal 22 al 27 agosto.
22 AGOSTO
19.30
Teatro antico
Quatuor Akilone
Rinomato per la visione profonda e poetica delle opere che affronta, il Quatuor Akilone si distingue per il vasto repertorio di musica da camera interpretato con musicalità, intelligenza e immaginazione.
ore 22.00
Teatro antico
Tiresias
C’è il tramite fra l’Umano e il Divino in Tiresias, della regista attivista Giorgina Pi del collettivo Angelo Mai, da un testo del poeta, musicista e performer americano Kae Tempest, uno spettacolo che ha collezionato nel 2021 ben tre Premi Ubu e che trova la sua ispirazione nella cultura classica per inserirsi però pienamente nell’alveo della più radicale produzione contemporanea.
ore 21.30
Salemi - piazza Alici
Omu a mari. Il cunto delle sirene
Dopo aver aperto il Segesta Teatro Festival torna in scena, questa volta a Salemi, Omu a mari. Il cunto delle sirene del “cuntista” di nuova generazione Gaspare Balsamo. Fra sirene vere e immaginarie, un “racconto” di passaggio all’età adulta nella comunità di pescatori e uomini di mare dello Stretto di Messina, che abita un universo di significati, simboli e miti.
24 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Al-Kindi & i Dervisci Rotanti
Custodi della tradizione sono anche i componenti dell’Ensemble Al-Kindi & i Dervisci Rotanti di Damasco, in scena dopo un lungo periodo di inattività dovuta alla guerra in Siria e alla morte prematura del fondatore.
Formazione nota in tutto il mondo per il rigore e l’eccellenza dell’interpretazione del repertorio classico arabo, composta da nove artisti provenienti da Siria, Egitto e Tunisia, di casa nelle più prestigiose sale e festival del mondo come la Carnegie Hall di New York e il Théâtre de la Ville di Parigi, l’ensemble esplora da trent’anni l’universalità della musica classica araba con lo scopo di diffondere un ideale di convivenza pacifica dei popoli.
25 AGOSTO
ore 19.30
Teatro Antico
Castalian Quartet
Nominato “Hans Keller String Quartet in Residence” presso l’Università di Oxford e “Young Artist of the Year” dalla Royal Philharmonic Society nel 2019, il Castalian Quartet vanta già una carriera d’eccezione, con esibizioni in prestigiose istituzioni come la Carnegie Hall, The Library of Congress, San Francisco Performances, Emerald City Music Seattle e tante altre.
26 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Satiri
Virgilio Sieni si confronta con la musica di Bach ispirato dalla pittura di Piero della Francesca. Satiri, nuova produzione del coreografo toscano, è «una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile, riconoscendolo diverso e amico».
ore 22.00
Tempio
Elena
Fra gli spettacoli più innovativi di tutto il festival c’è lo spettacolo di teatro-musica di Ubi Ensemble, organico in continuo divenire che fa della multimedialità la propria cifra stilistica. Elena è un monologo musicato, una drammaturgia sonora su testi del poeta greco del Novecento Ghiannis Ritsos e le musiche di Monteverdi e Händel, oltre alle composizioni originali di Ubi Ensemble, che parte dalla figlia di Zeus per costruire un dialogo compositivo tra antico e contemporaneo.
27 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Il canto dei giganti. Primo movimento: il figlio cambiato
Uno spettacolo fra teatro e musica, in prima nazionale, diretto a quattro mani da Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, dai testi di Luigi Pirandello e con le musiche degli Agricantus, band pioniera della contaminazione fra world music ed elettronica.
ore 22.00
Tempio di Segesta
Manas
L'arpista Giorgia Panasci con la percussionista Giulia Perriera, presenta un progetto di musica sperimentale per arpe e percussioni che rielabora la musica sacra e barocca con strumenti che richiamano l’antica spiritualità orientale: Manas è la forza sovrannaturale e impersonale, l’unione fra l’Umano e il Divino, il fuoco vivente che dà alla mente umana l’autocoscienza e la percezione del sé.
Il 27 e 28 agosto si chiude il ciclo in collaborazione con Ierofanie, che comprende Danziamo la voce fino alla morte, seminario gratuito tenuto dall’artista multidisciplinare Raffaele Schiavo.
La predilezione dei linguaggi innovativi che rendono vivi e attuali i testi classici, uno sguardo panoramico che da Oriente volge verso Ovest e il recupero del sacro in chiave contemporanea.
La quarta settimana del festival, guidato da Claudio Collovà, si svolge tra il teatro antico di Segesta, il tempio e la piazza di Salemi.
Ecco tutti appuntamenti in programma dal 22 al 27 agosto.
22 AGOSTO
19.30
Teatro antico
Quatuor Akilone
Rinomato per la visione profonda e poetica delle opere che affronta, il Quatuor Akilone si distingue per il vasto repertorio di musica da camera interpretato con musicalità, intelligenza e immaginazione.
ore 22.00
Teatro antico
Tiresias
C’è il tramite fra l’Umano e il Divino in Tiresias, della regista attivista Giorgina Pi del collettivo Angelo Mai, da un testo del poeta, musicista e performer americano Kae Tempest, uno spettacolo che ha collezionato nel 2021 ben tre Premi Ubu e che trova la sua ispirazione nella cultura classica per inserirsi però pienamente nell’alveo della più radicale produzione contemporanea.
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23 AGOSTOore 21.30
Salemi - piazza Alici
Omu a mari. Il cunto delle sirene
Dopo aver aperto il Segesta Teatro Festival torna in scena, questa volta a Salemi, Omu a mari. Il cunto delle sirene del “cuntista” di nuova generazione Gaspare Balsamo. Fra sirene vere e immaginarie, un “racconto” di passaggio all’età adulta nella comunità di pescatori e uomini di mare dello Stretto di Messina, che abita un universo di significati, simboli e miti.
24 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Al-Kindi & i Dervisci Rotanti
Custodi della tradizione sono anche i componenti dell’Ensemble Al-Kindi & i Dervisci Rotanti di Damasco, in scena dopo un lungo periodo di inattività dovuta alla guerra in Siria e alla morte prematura del fondatore.
Formazione nota in tutto il mondo per il rigore e l’eccellenza dell’interpretazione del repertorio classico arabo, composta da nove artisti provenienti da Siria, Egitto e Tunisia, di casa nelle più prestigiose sale e festival del mondo come la Carnegie Hall di New York e il Théâtre de la Ville di Parigi, l’ensemble esplora da trent’anni l’universalità della musica classica araba con lo scopo di diffondere un ideale di convivenza pacifica dei popoli.
25 AGOSTO
ore 19.30
Teatro Antico
Castalian Quartet
Nominato “Hans Keller String Quartet in Residence” presso l’Università di Oxford e “Young Artist of the Year” dalla Royal Philharmonic Society nel 2019, il Castalian Quartet vanta già una carriera d’eccezione, con esibizioni in prestigiose istituzioni come la Carnegie Hall, The Library of Congress, San Francisco Performances, Emerald City Music Seattle e tante altre.
26 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Satiri
Virgilio Sieni si confronta con la musica di Bach ispirato dalla pittura di Piero della Francesca. Satiri, nuova produzione del coreografo toscano, è «una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile, riconoscendolo diverso e amico».
ore 22.00
Tempio
Elena
Fra gli spettacoli più innovativi di tutto il festival c’è lo spettacolo di teatro-musica di Ubi Ensemble, organico in continuo divenire che fa della multimedialità la propria cifra stilistica. Elena è un monologo musicato, una drammaturgia sonora su testi del poeta greco del Novecento Ghiannis Ritsos e le musiche di Monteverdi e Händel, oltre alle composizioni originali di Ubi Ensemble, che parte dalla figlia di Zeus per costruire un dialogo compositivo tra antico e contemporaneo.
27 AGOSTO
ore 19.30
Teatro antico
Il canto dei giganti. Primo movimento: il figlio cambiato
Uno spettacolo fra teatro e musica, in prima nazionale, diretto a quattro mani da Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, dai testi di Luigi Pirandello e con le musiche degli Agricantus, band pioniera della contaminazione fra world music ed elettronica.
ore 22.00
Tempio di Segesta
Manas
L'arpista Giorgia Panasci con la percussionista Giulia Perriera, presenta un progetto di musica sperimentale per arpe e percussioni che rielabora la musica sacra e barocca con strumenti che richiamano l’antica spiritualità orientale: Manas è la forza sovrannaturale e impersonale, l’unione fra l’Umano e il Divino, il fuoco vivente che dà alla mente umana l’autocoscienza e la percezione del sé.
Il 27 e 28 agosto si chiude il ciclo in collaborazione con Ierofanie, che comprende Danziamo la voce fino alla morte, seminario gratuito tenuto dall’artista multidisciplinare Raffaele Schiavo.
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