La "Porta del tempo" nel complesso di San Domenico: a Palermo le visite alla Sala del Calendario

La Sala del Calendario del Convento di San Domenico a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Una sorpresa all’interno del magnifico complesso religioso di San Domenico di Palermo: uno straordinario affresco settecentesco, che si trova sulla parete di una sala del convento, rappresenta un articolato meccanismo di calcoli astronomici.
Si tratta di un vero e proprio calendario liturgico, realizzato dal padre domenicano Benedetto Maria del Castrone nel 1723 (scopri di più sulla storia della Porta del Tempo).
Coprendo un arco temporale che va dal 1700 fino al 2192, una sequenza di numeri, lettere e simboli da decifrare, consente di stabilire la data della festività centrale della liturgia cristiana: la Pasqua.
In base ad accurati studi sulle fasi lunari e a precise regole matematiche, il "Calendario perpetuo" è una rarissima trasposizione illustrata di un sistema rimasto invariato dal 325 dopo Cristo fino a oggi.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Una sorpresa all’interno del magnifico complesso religioso di San Domenico di Palermo: uno straordinario affresco settecentesco, che si trova sulla parete di una sala del convento, rappresenta un articolato meccanismo di calcoli astronomici.
Si tratta di un vero e proprio calendario liturgico, realizzato dal padre domenicano Benedetto Maria del Castrone nel 1723 (scopri di più sulla storia della Porta del Tempo).
Coprendo un arco temporale che va dal 1700 fino al 2192, una sequenza di numeri, lettere e simboli da decifrare, consente di stabilire la data della festività centrale della liturgia cristiana: la Pasqua.
In base ad accurati studi sulle fasi lunari e a precise regole matematiche, il "Calendario perpetuo" è una rarissima trasposizione illustrata di un sistema rimasto invariato dal 325 dopo Cristo fino a oggi.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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