La "Medea" di Euripide a Siracusa: Laura Marinoni torna in scena al Teatro Greco
Laura Marinoni
Un grande ritorno per la nuova stagione del Teatro Greco di Siracusa della Fondazione Inda.
Laura Marinoni è infatti la protagonista di "Medea" di Euripide, messa in scena da Federico Tiezzi per la 58° Stagione di rappresentazioni classiche che va in scena dal 12 maggio al 24 giugno.
Laura Marinoni, fra le più importanti e acclamate attrici italiane, torna al Teatro Greco dopo avere interpretato "Io" nel 2002, "Andromaca" nel 2011, "Giocasta" nel 2013, "Elena" nel 2019 e "Clitennestra" nel 2021 e nel 2022.
La traduzione dal testo di Euripide è di Massimo Fusillo.
Medea entra in scena dopo che la nutrice ha narrato come dalla Colchide (Turchia) la principessa discendente dal Sole abbia seguito Giasone a Corinto e là sia stata abbandonata per Glauce, figlia del re Creonte.
Si sentono quindi lamenti e urla di Medea , mentre il coro è in scena, finchè la protagonista entra e denuncia la propria condizione , sfortunata come è in genere quella femminile.
Entra Creonte e la esilia, ma lei gli strappa ancora un giorno a Corinto. Incontra quindi Giasone, cui minaccia vendetta, meglio delineata dopo un colloquio con il re di Atene, Egeo, che la ospiterà nella sua città.
Dopo avere inviato a Glauce doni avvelenati, che uccideranno lei e il padre, Medea uccide i figli e nega a un Giasone annientato perfino i loro corpi, portandoli con sé sul carro del Sole, verso Atene.
Laura Marinoni è infatti la protagonista di "Medea" di Euripide, messa in scena da Federico Tiezzi per la 58° Stagione di rappresentazioni classiche che va in scena dal 12 maggio al 24 giugno.
Laura Marinoni, fra le più importanti e acclamate attrici italiane, torna al Teatro Greco dopo avere interpretato "Io" nel 2002, "Andromaca" nel 2011, "Giocasta" nel 2013, "Elena" nel 2019 e "Clitennestra" nel 2021 e nel 2022.
La traduzione dal testo di Euripide è di Massimo Fusillo.
Medea entra in scena dopo che la nutrice ha narrato come dalla Colchide (Turchia) la principessa discendente dal Sole abbia seguito Giasone a Corinto e là sia stata abbandonata per Glauce, figlia del re Creonte.
Si sentono quindi lamenti e urla di Medea , mentre il coro è in scena, finchè la protagonista entra e denuncia la propria condizione , sfortunata come è in genere quella femminile.
Entra Creonte e la esilia, ma lei gli strappa ancora un giorno a Corinto. Incontra quindi Giasone, cui minaccia vendetta, meglio delineata dopo un colloquio con il re di Atene, Egeo, che la ospiterà nella sua città.
Dopo avere inviato a Glauce doni avvelenati, che uccideranno lei e il padre, Medea uccide i figli e nega a un Giasone annientato perfino i loro corpi, portandoli con sé sul carro del Sole, verso Atene.
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