La collezione del Museo della fotografia: al Villino Favaloro in mostra 100 anni di Sicilia
Il villino Favaloro in piazza Virgilio a Palermo
Villino Favaloro dopo vent'nni diventa un tappa essenziale dell'itinerario Liberty in città e custode della storia, ospitando preziose immagini che ricostruiscono oltre un secolo della nostra Isola.
Una nuova vita per il Villino Favaloro di Palermo che, terminati i lavori di restauro, si trasforma nel Museo regionale della fotografia da martedì 26 marzo.
In particolare è stata realizzata la musealizzazione di una parte dell’archivio fotografico storico del Centro regionale per l'inventario, selezionando i beni più rappresentativi e di maggiore valore artistico: negativi e positivi su lastra e pellicola risalenti ad un periodo compreso tra il 1854 e il 1970.
E ancora album appartenenti alle famiglie dell’aristocrazia siciliana e all’alta borghesia, tra cui i Florio, apparecchiature fotografiche di fine Ottocento.
Un secondo intervento a carico del Pon "Cultura e sviluppo", con un importo di oltre 900 mila euro, ha consentito di curare l’allestimento multimediale e immersivo, affidato a Vodafone Business ed ETT, per integrare e potenziare il sistema espositivo.
Un'app con testi e immagini guida il visitatore alla comprensione del percorso di visita lungo il piano rialzato e il primo piano, diversi exhibit con art wall, touch interattivi, ricostruzioni virtuali consentiranno di viaggiare nel tempo attraverso gli scatti fotografici di Sommer, Sevaistre, Incorpora, Interguglielmi, Benedetto ed Eugenio Bronzetti, i Seffer.
È stato così possibile superare la modalità statica e la contemplazione passiva delle opere esposte per offrire un’esperienza coinvolgente.
Informazioni per le visite Il Museo regionale della fotografia apre al pubblico, nei seguenti giorni e orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13, ultimo ingresso alle 12.15; aperture straordinarie la prima e la terza domenica del mese.
Una nuova vita per il Villino Favaloro di Palermo che, terminati i lavori di restauro, si trasforma nel Museo regionale della fotografia da martedì 26 marzo.
In particolare è stata realizzata la musealizzazione di una parte dell’archivio fotografico storico del Centro regionale per l'inventario, selezionando i beni più rappresentativi e di maggiore valore artistico: negativi e positivi su lastra e pellicola risalenti ad un periodo compreso tra il 1854 e il 1970.
E ancora album appartenenti alle famiglie dell’aristocrazia siciliana e all’alta borghesia, tra cui i Florio, apparecchiature fotografiche di fine Ottocento.
Un secondo intervento a carico del Pon "Cultura e sviluppo", con un importo di oltre 900 mila euro, ha consentito di curare l’allestimento multimediale e immersivo, affidato a Vodafone Business ed ETT, per integrare e potenziare il sistema espositivo.
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Il Centro regionale per l'inventario ha curato i contenuti dedicati alle varie tematiche: storia delle tecniche fotografiche, i fotografi del Grand Tour, la fotografia tra naturalismo e pittorialismo, la storia della ritrattistica, i grandi fotografi siciliani, la documentazione fotografica legata allo sviluppo industriale e alla riforma agraria.Un'app con testi e immagini guida il visitatore alla comprensione del percorso di visita lungo il piano rialzato e il primo piano, diversi exhibit con art wall, touch interattivi, ricostruzioni virtuali consentiranno di viaggiare nel tempo attraverso gli scatti fotografici di Sommer, Sevaistre, Incorpora, Interguglielmi, Benedetto ed Eugenio Bronzetti, i Seffer.
È stato così possibile superare la modalità statica e la contemplazione passiva delle opere esposte per offrire un’esperienza coinvolgente.
Informazioni per le visite Il Museo regionale della fotografia apre al pubblico, nei seguenti giorni e orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13, ultimo ingresso alle 12.15; aperture straordinarie la prima e la terza domenica del mese.
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