La Casamatta alla Cala: a Palermo le visite al rifugio dei militari per controllare la costa

La Casamatta alla Cala di Palermo
Chissà mai come passavano le ore e i giorni i tre militari di guardia nella casamatta sul mare, a pochi passi dal Nautoscopio. Te li immagini lì, costretti a muoversi poco alla volta, uno alla mitragliatrice (la 37 Ansaldo Breda, in dotazione alle truppe italiane), uno a guardia della seconda feritoia, l’altro dietro, a turno.
Entrare nel bunker di pietra e calcestruzzo – nell’Italia del ’43 il ferro era un tesoro da salvaguardare – vuol dire saltare all’indietro, senza paracadute. Si superano pochi gradini, un corridoio e si arriva a una piccola camera circolare con tre feritoie, la mitragliatrice al centro. Lo scopo era di stare a guardia della costa: non era difficile che gli inglesi di stanza a Malta mandassero sommergibili e sub durante la notte per minare i “convogli”. E questo prima ancora che Palermo fosse distrutta dai bombardamenti del ’43.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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