L'installazione site-specific di Paolo Assenza ideata per la Cripta di Santa Maria del Piliere
Installazione di Paolo Assenza nella Cripta di Santa Maria del Piliere
Per gli spazi ipogei adibiti a cripta con colatoio, l'artista sviluppa un’inedita riflessione che scaturisce della specificità del luogo stesso caratterizzato da una singolare dimensione spazio-temporale.
Il progetto raccoglie le idee maturate negli ultimi due anni intorno al tema del viaggio in relazione agli spazi urbani come luoghi d'indagine e di riflessione.
Insieme a Tempo e Natura, il Paesaggio è un tema centrale nella ricerca di Paolo Assenza. Nei suoi paesaggi apocalittici i limiti degli spazi tendono a disperdersi lungo l’orizzonte fino a creare distese sconfinate in cui la presenza dell'uomo si riduce allo sguardo di chi osserva la Natura alla ricerca di un equilibrio salvifico.
Non a caso il medium impiegato è il video con le sue implicazioni fortemente simboliche legate alla natura effimera delle immagini.
Nella cripta l'artista colloca l'immagine sfocata e via via sempre più rarefatta di una figura umana, che fuoriesce dallo spazio del colatoio e attraversa con un fascio di luce la navata centrale per proiettarsi sulla parete frontale, ricoperta di muffe e incrostazioni date dal passare del tempo e dalle particolari condizioni climatiche del sito.
Questo percorso espositivo itinerante determina non soltanto la registrazione di una traccia visiva ma anche la creazione di un immaginario complesso che si articola nella visione del paesaggio stesso, nella sua rielaborazione e nella sua personale restituzione all’altro da sé secondo una perenne circuitazione tra interno ed esterno, superficie e profondità.
Diplomato in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma, Paolo Assenza si forma artisticamente negli anni ’90 a contatto con molti artisti tra cui Bruno Aller, Maurizio Mochetti, gli esponenti del Gruppo Uno e della Scuola Romana di via degli Ausoni a San Lorenzo.
Il suo lavoro si muove trasversalmente dalla pittura all'installazione al video, medium attraverso i quali si sperimenta costantemente pur mantenendo un rapporto prediletto con la pittura, e una poetica rivolta costantemente ad un profondo sentire nel presente.
Ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali e sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Nel 2014 è tra i fondatori di SpazioY, luogo sperimentale per l'Arte Contemporanea nella periferia Romana, un'esperienza in cui il luogo espositivo di ricerca è inteso come spazio di confronto artistico/politico/sociale, un progetto culturale attraverso il quale è possibile riformulare un’esperienza contemporanea affine a quelle vissute attraverso i racconti dei maestri che ha incontrato.
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