L’antica sede dell’Opera Pia con il tesoro conteso: visite al Palazzo Busacca di Scicli

Palazzo Busacca a Scicli
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Apre le porte a Scicli il Palazzo Busacca, magnifico esempio di architettura civile della metà dell’Ottocento la cui storia è strettamente legata a quella di un celebre sciclitano vissuto nella seconda metà del 16esimo secolo, Pietro di Lorenzo detto, appunto, Busacca.
L’edificio, infatti, fu costruito al centro della città per dare una sede alla potente Opera Pia che gestiva l’eredità di Busacca, con la quale si finanziarono opere umanitarie per oltre tre secoli.
Le due imponenti facciate, con il caratteristico orologio e i preziosi affreschi del salone eseguiti da Gregorio Scalia nel 1887, danno un’idea del peso esercitato dall’"oro di Busacca" nella comunità sciclitana, che cercò sempre, in modo diretto o indiretto, di beneficiarne, qualche volta anche con liti furibonde, la cui memoria è custodita nell’archivio che ancor oggi si conserva nelle sale del Palazzo.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Apre le porte a Scicli il Palazzo Busacca, magnifico esempio di architettura civile della metà dell’Ottocento la cui storia è strettamente legata a quella di un celebre sciclitano vissuto nella seconda metà del 16esimo secolo, Pietro di Lorenzo detto, appunto, Busacca.
L’edificio, infatti, fu costruito al centro della città per dare una sede alla potente Opera Pia che gestiva l’eredità di Busacca, con la quale si finanziarono opere umanitarie per oltre tre secoli.
Le due imponenti facciate, con il caratteristico orologio e i preziosi affreschi del salone eseguiti da Gregorio Scalia nel 1887, danno un’idea del peso esercitato dall’"oro di Busacca" nella comunità sciclitana, che cercò sempre, in modo diretto o indiretto, di beneficiarne, qualche volta anche con liti furibonde, la cui memoria è custodita nell’archivio che ancor oggi si conserva nelle sale del Palazzo.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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