"Il postino suona sempre due volte": proiezione (doppiata e in lingua originale) al Supercineclub
Un classico del noir per un cult del cinema: "Il postino suona sempre due volte" di James Cain, uno degli scrittori più amati da Hollywood e da autori come Pavese e Camus, ha ispirato numerose trascrizioni cinematografiche, tra cui, in Italia, il capolavoro di Visconti "Ossessione".
Appuntamento al Supercineclub del Rouge et Noir, lunedì 5 ottobre (alle 17.30 nella versione doppiata in italiano e alle 21.00 in lingua originale con sottotitoli in italiano), per l'ultimo remake americano (The Postman Always Rings Twice, 1981), firmato da Bob Rafelson con l'interpretazione di Jack Nicholson e Jessica Lange, forse il film più fedele al romanzo di Cain e alle sue atmosfere intrise di una passione irrefrenabile e funesta.
Trama. Un vagabondo (Nicholson) irrompe nella vita di una coppia californiana che gestisce una stazione di servizio: diventa amante di lei (Jessica Lange, mai così conturbante) e con lei progetta l’eliminazione del marito. Siamo nel classico schema della "dark lady" che manipola l’uomo destinatole dal caso per evadere dalla prigione del matrimonio, ma nel romanzo di Cain, e nel film di Rafelson, anche grazie alla sceneggiatura di David Mamet, nulla viene concesso ai luoghi comuni.
I due amanti condividono in toto passioni e responsabilità e l’intreccio travolgente tra Eros e Thanatos raggiunge punte estreme con scene che all’epoca suscitarono clamore e censure. E la suspense diventa un crescendo rossiniano: secondo la lezione di Hitchcock non è l’attesa dell’omicidio ma la sorte dei colpevoli a lasciare senza fiato lo spettatore.
Appuntamento al Supercineclub del Rouge et Noir, lunedì 5 ottobre (alle 17.30 nella versione doppiata in italiano e alle 21.00 in lingua originale con sottotitoli in italiano), per l'ultimo remake americano (The Postman Always Rings Twice, 1981), firmato da Bob Rafelson con l'interpretazione di Jack Nicholson e Jessica Lange, forse il film più fedele al romanzo di Cain e alle sue atmosfere intrise di una passione irrefrenabile e funesta.
Trama. Un vagabondo (Nicholson) irrompe nella vita di una coppia californiana che gestisce una stazione di servizio: diventa amante di lei (Jessica Lange, mai così conturbante) e con lei progetta l’eliminazione del marito. Siamo nel classico schema della "dark lady" che manipola l’uomo destinatole dal caso per evadere dalla prigione del matrimonio, ma nel romanzo di Cain, e nel film di Rafelson, anche grazie alla sceneggiatura di David Mamet, nulla viene concesso ai luoghi comuni.
I due amanti condividono in toto passioni e responsabilità e l’intreccio travolgente tra Eros e Thanatos raggiunge punte estreme con scene che all’epoca suscitarono clamore e censure. E la suspense diventa un crescendo rossiniano: secondo la lezione di Hitchcock non è l’attesa dell’omicidio ma la sorte dei colpevoli a lasciare senza fiato lo spettatore.
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