Il Brass Group mette in scena il Jazz Tzigano: sul palco l'erede del genio musicale Django Reinhard
Paulus Schäfer
Paulus Schäfer viene paragonato a livello mondiale al gigante del jazz tzigano, Django Reinhard, il chitarrista che ha segnato in modo indelebile l'evoluzione del jazz europeo e americano del Novecento.
Grazie infatti alle particolari vibrazioni delle sue corde, l’artista internazionale raggiunge livelli di sviluppo armonico e virtuosismo compositivo uniche del jazz tzigano.
Schäfer si esibisce in trio con il concerto “From Django to now” per Brass in Jazz venerdì 2 e sabato 3 dicembre 2022 con doppio turno alle ore 19.00 e 21.30 al Real Teatro Santa Cecilia.
Sul palco con lui Carlo Butera alla chitarra e Mattia Franchina al contrabbasso. Paulus Schäfer è figlio di una autentica tradizione tzigana e le corde della sua chitarra seguitano a vibrare lungo il solco di continuità che il grande Django Reinhardt, espressione massima del gipsy jazz, aveva cominciato a tracciare circa cento anni fa, quando ebbe l’intuizione geniale di fondere temi, suoni e ritmi della cultura zingara col jazz degli anni Trenta, musiche entrambe nate e sviluppatesi ai margini delle culture ufficiali.
Cresciuto nell’ineludibile culto di Reinhardt, il chitarrista ha avuto ottimi maestri in Wasso Grünholz, una leggenda all'interno della comunità Sinti, e nei cugini Rosenberg. Da oltre vent’anni alla testa della Gipsy Band, Schäfer si è imposto come talento tra i più brillanti della sua gene razione, avviando collaborazioni prestigiose con celebrità del calibro di Al Di Meola e Biréli Lagrène.
"Into the light" è l’esordio discografico del 2002, cui seguono altri album di successo, l’ultimo dei quali è "Letter to Van Gogh".
Pur procedendo nel solco di una enorme e dichiarata ammirazione per Django Reinhardt, la personalità del suo stile e la cantabilità delle sue corde fanno di Schäfer uno dei musicisti più importanti per lo sviluppo contemporaneo del jazz tzigano.
Musicista molto richiesto, infatti si trova spesso a condividere il palco con artisti come The Rosenberg Trio, Biréli Lagrène, Stochelo Rosenberg, Al Di Miola, Fapy Lafertin, Stephane Wrembel, Jimmy Rosenberg, Tim Kliphuis, Feigeli Prisor, Andreas Öberg, Olli Soikkeli, Gonzalo Bergara, Ritary Gaguenetti, Jan Kuiper, Jan Akkerman, Damir Kukuruzović.
Paulus ha un suono particolare, facilmente riconoscibile. Sebbene tutti i suoi album siano fedeli a un suono Gipsy Jazz/Swing distintivo, cerca sempre di renderlo più moderno. Questo non solo per ampliare i propri orizzonti, ma anche per realizzare un suono Gipsy Jazz più rappresentativo per il nostro secolo.
Nel 2013 è stato premiato dal Sig. Akimov dell'International Guitar Festival "The World of Guitar" (Kaluga - Federazione Russa) per il suo "contributo speciale allo sviluppo contemporaneo di Gypsy Jazz".
Grazie infatti alle particolari vibrazioni delle sue corde, l’artista internazionale raggiunge livelli di sviluppo armonico e virtuosismo compositivo uniche del jazz tzigano.
Schäfer si esibisce in trio con il concerto “From Django to now” per Brass in Jazz venerdì 2 e sabato 3 dicembre 2022 con doppio turno alle ore 19.00 e 21.30 al Real Teatro Santa Cecilia.
Sul palco con lui Carlo Butera alla chitarra e Mattia Franchina al contrabbasso. Paulus Schäfer è figlio di una autentica tradizione tzigana e le corde della sua chitarra seguitano a vibrare lungo il solco di continuità che il grande Django Reinhardt, espressione massima del gipsy jazz, aveva cominciato a tracciare circa cento anni fa, quando ebbe l’intuizione geniale di fondere temi, suoni e ritmi della cultura zingara col jazz degli anni Trenta, musiche entrambe nate e sviluppatesi ai margini delle culture ufficiali.
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Schäfer è nato nel 1978 a Gerwen, un villaggio dell’Olanda che ospita una folta comunità gitana di etnia Sinti, la stessa che ha dato i natali ai cugini Rosenberg, Jimmy e Stochelo, due tra i più famosi chitarristi di questa speciale musica.Cresciuto nell’ineludibile culto di Reinhardt, il chitarrista ha avuto ottimi maestri in Wasso Grünholz, una leggenda all'interno della comunità Sinti, e nei cugini Rosenberg. Da oltre vent’anni alla testa della Gipsy Band, Schäfer si è imposto come talento tra i più brillanti della sua gene razione, avviando collaborazioni prestigiose con celebrità del calibro di Al Di Meola e Biréli Lagrène.
"Into the light" è l’esordio discografico del 2002, cui seguono altri album di successo, l’ultimo dei quali è "Letter to Van Gogh".
Pur procedendo nel solco di una enorme e dichiarata ammirazione per Django Reinhardt, la personalità del suo stile e la cantabilità delle sue corde fanno di Schäfer uno dei musicisti più importanti per lo sviluppo contemporaneo del jazz tzigano.
Musicista molto richiesto, infatti si trova spesso a condividere il palco con artisti come The Rosenberg Trio, Biréli Lagrène, Stochelo Rosenberg, Al Di Miola, Fapy Lafertin, Stephane Wrembel, Jimmy Rosenberg, Tim Kliphuis, Feigeli Prisor, Andreas Öberg, Olli Soikkeli, Gonzalo Bergara, Ritary Gaguenetti, Jan Kuiper, Jan Akkerman, Damir Kukuruzović.
Paulus ha un suono particolare, facilmente riconoscibile. Sebbene tutti i suoi album siano fedeli a un suono Gipsy Jazz/Swing distintivo, cerca sempre di renderlo più moderno. Questo non solo per ampliare i propri orizzonti, ma anche per realizzare un suono Gipsy Jazz più rappresentativo per il nostro secolo.
Nel 2013 è stato premiato dal Sig. Akimov dell'International Guitar Festival "The World of Guitar" (Kaluga - Federazione Russa) per il suo "contributo speciale allo sviluppo contemporaneo di Gypsy Jazz".
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