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"Giudizio universale": a Palermo la presentazione della campagna contro il cambiamento climatico

La situazione è grave ma non è seria. Oppure sta arrivando il giudizio universale. È quel che sostiene l'omonima campagna di sensibilizzazione che depositerà a fine anno una causa civile contro lo Stato italiano. Cittadine e cittadini, studenti, scienziati, avvocati, attivisti e volontari di associazioni ecologiste, comitati territoriali, centri di ricerca e media indipendenti: tutti uniti per agire contro il cambiamento climatico in atto.

La campagna di sensibilizzazione, che va avanti da alcuni mesi in tutta Italia, approda anche a Palermo: il 24 ottobre a partire dalle 19 i volontari palermitani presentano al circolo Arci Porco Rosso gli inoppugnabili dati che sono alla base di questa clamorosa, e per certi versi inedita, causa civile.

«Il giudizio universale sta arrivando - si legge nell'appello a cui chiunque può aderire, o singolarmente o come referente di un gruppo -: scioglimento dei ghiacciai, siccità, desertificazione, eventi climatici estremi, estinzione di interi ecosistemi sono solo alcuni dei fenomeni che già oggi si verificano su tutta la Terra. Gli scienziati ne sono certi: se continuiamo così, entro la fine del secolo le temperature aumenteranno di oltre 4 gradi. Abbiamo appena undici anni per bloccare tutte le politiche che generano emissioni e modificano il clima.

Giunti a quel punto, sarà troppo tardi. Nessuno dei leader mondiali ha colto il messaggio e l’urgenza del pericolo, nemmeno a casa nostra! In moltissimi paesi, movimenti e cittadini stanno citando in giudizio Stato, istituzioni e imprese per costringerli ad attuare politiche realmente efficaci. Abbiamo deciso di fare causa anche in Italia. Chiederemo allo Stato Italiano di attuare misure più stringenti per rispondere ai cambiamenti climatici e invertire il processo: se non ci pensiamo noi, nessuno lo farà al posto nostro».

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