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Fernando Clemente "ridisegna" Palermo: la mostra che unisce la Spagna e la Sicilia

  • Instituto Cervantes Palermo - Palermo
  • Dal 10 aprile al 29 maggio 2025 (dal lunedì al venerdì)
  • Visitabile dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30, il venerdì dalle 9.30 alle 14.00
  • Gratuito
  • Info sul sito web e sulla pagina Facebook dell'Istituto Cervantes
Balarm
La redazione

Fernando Clemente

Un diario visivo tra strade, suoni e anime di Palermo.

Dal 10 aprile al 29 maggio nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, sede dell'Istituto Cervantes in via dell'Argenteria 19, è allestita la mostra "Tentativa de agotar Palermo" del pittore Fernando Clemente, esito di una residenza artistica che celebra l’incontro tra Spagna e Sicilia.

L’inaugurazione, prevista giovedì 10 aprile alle ore 18.00, vede la presenza di Carlos Tercero, Consigliere Culturale e Scientifico dell’Ambasciata di Spagna in Italia.

Il progetto è l’esito di una residenza artistica a Palermo, prima tappa di un programma culturale più ampio che, attraverso mostre e incontri, intende favorire lo scambio tra il mondo ispanico e quello siciliano. In collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia, il Comune di Siviglia e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, la mostra porta in città uno dei più interessanti artisti della scena spagnola contemporanea.

Clemente, nato a Jerez de la Frontera nel 1975, ha scelto di osservare Palermo con lo sguardo lento e poetico ispirato a "Tentativo di esaurimento di un luogo parigino" di Georges Perec.

Come lo scrittore francese fece con Place Saint-Sulpice nel 1975 (curiosamente lo stesso anno di nascita di Clemente), l’artista andaluso ha esplorato il capoluogo siciliano con estrema attenzione, raccogliendo suggestioni da ogni dettaglio architettonico, visivo e umano.

Il risultato è una serie inedita di opere, tra pitture, disegni su carta e due installazioni site-specific, tra cui un grande intervento pittorico su un altare laterale e una cartografia emozionale dei suoi percorsi in città.

La sua tecnica, che l’autore definisce “pittura persuasiva”, è influenzata dalla musica jazz: ogni tratto sembra una nota, ogni composizione una partitura che risuona delle atmosfere urbane e umane della città. Un intreccio di astrazione, geometria e ritmo, in cui anche l’elemento più comune si carica di significato poetico.

«Siamo orgogliosi di aver portato a Palermo uno dei migliori pittori della sua generazione - dichiara Juan Carlos Reche, direttore dell’Instituto Cervantes Palermo. Nella sua produzione emerge una sensibilità straordinaria nel cogliere e reinterpretare i dettagli della realtà in cui opera.

La città di Palermo, con tutte le sue bellezze e particolarità, non poteva che offrire profonde suggestioni, riportate dall’artista in questa serie inedita di opere che esponiamo nella nostra sede, la Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, nel cuore della Vucciria».

L’iniziativa si inserisce nel Programma Spagna-Sicilia, pensato per costruire un dialogo culturale duraturo tra le due sponde del Mediterraneo.

Durante l’inaugurazione è possibile brindare con la birra San Miguel, sponsor dell’evento.
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