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Due etnomusicologi in Sicilia: mostra su Alan Lomax e Diego Carpitella a Palermo

  • Palazzo Chiaramonte-Steri - Palermo
  • Dal 1 al 31 luglio 2024 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Il carrettiere Domenico Lanza di Bagheria (luglio 1954)

Una giornata di studi, una mostra e un viaggio attraverso musiche, canti, luoghi per ricordare l'instancabile lavoro di due etnomusicologi che hanno fatto storia: Diego Carpitella e Alan Lomax.

Lunedì 1 luglio alle 10.00, nella chiesa di Sant'Antonio allo Steri, si inaugura la giornata di studi "Alan Lomax, Diego Carpitella e l'etnomusicologia italiana", organizzata dall’Università di Palermo, dal Museo delle Marionette e dal Centro Studi Alan Lomax.

Alle 18.00, ancora allo Steri ma alla Sala delle Verifiche, spazio alla mostra "Sicilia 1954. Il viaggio musicale di Alan Lomax e Diego Carpitella", a cura di Sergio Bonanzinga e Rosario Perricone.

Tra l'estate del 1954 e il gennaio del 1955, l'etnomusicologo statunitense Alan Lomax approda in Italia, dove pianifica un lungo viaggio di ricerca con la consulenza dell'unica istituzione esistente all'epoca nel campo dell'etnomusicologia: il Centro Nazionale Studi di Musica Popolare (CNSMP).
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Nel corso di questa ricerca, condotta in molte regioni, a iniziare dalla Sicilia, viene spesso affiancato da Diego Carpitella, allora giovane assistente alla direzione del CNSMP, che due anni prima si era già impegnato in una importante indagine etnografica condotta in Lucania.

Dopo la scomparsa di Lomax, l'associazione è stata a lungo presieduta dalla figlia Anna Lomax Wood Chairetakis, che nel 2017 ha deciso di rendere integralmente disponibile in Italia la versione digitale della documentazione relativa all'indagine condotta nel 1954-1955.

Grazie a questo dono prezioso si sono potute avviare diverse iniziative di studio, pubblicazione e restituzione di immagini e suoni alle comunità coinvolte nelle indagini.

La mostra mette insieme immagini e suoni accompagnati dalle puntuali annotazioni di Lomax tratte dal suo diario personale: una Sicilia ormai da tempo consegnata alla storia, dove durissime erano le condizioni di vita per i ceti subalterni, ma dove allo stesso tempo si potevano osservare straordinarie pratiche espressive ormai quasi del tutto perdute.

La mostra resta accessibile gratuitamente fino al 31 luglio, dalle 9.00 alle 19.00.
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