"Domenica al museo" in Sicilia: la cultura è gratuita, tutti i luoghi da visitare il 6 novembre
Uno dei saloni di Palazzo Mirto a Palermo (foto Igor Petyx)
Questo weekend anche in Sicilia torna l'appuntamento con le domeniche al museo: l'iniziativa che prevede, ogni prima domenica del mese, l'ingresso gratuito in Parchi archeologici, musei e luoghi della cultura che dipendono dall’assessorato regionale dei Beni culturali.
Domenica 6 novembre 2022, dunque, niente biglietto per visitare i principali siti culturali regionali. Lo ha disposto l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, aderendo all'iniziativa del Ministero della Cultura.
Sul sito dell'assessorato regionale ai Beni Culturali è possibile consultare l'elenco completo dei siti aperti ogni prima domenica del mese, con orari e numeri di telefono.
Vi consigliamo di informarvi su eventuali prenotazioni, turni e orari di apertura direttamente con il luogo di vostro interesse.
Ecco i luoghi che secondo noi sono assolutamente da visitare.
PALERMO
Nella capitale dell'Isola citiamo la Galleria regionale di Palazzo Abatellis uno dei più prestigiosi musei italiani.
Si continua con Palazzo Mirto, il cui interno è arredato con pareti rivestite di pannelli serici, maestosi arazzi, tendaggi e numerose opere d'arte, che stupiscono per il vezzo estroso e quasi rococò degli arredi. La camera ricamata, costituita da pareti rivesite e ricamate di seta, è tipica della tradizione siciliana.
Aperto anche il Museo Riso, polo regionale dedicato all'arte contemporanea, dalle 10.00 alle 20.00 (telefono 091 320532) e che ospita una collezione di opere realizzate da artisti siciliani dagli anni Cinquanta a oggi.
Visite gratuite anche allo splendido (è il caso di dirlo) Castello della Zisa.
Domenica è anche un'occasione per visitare Monreale, il chiostro appartenente al complesso dell’abbazia benedettina di Santa Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II e che funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso.
CATANIA
A Catania è possibile recarsi presso la chiesa di San Francesco Borgia, nella bellissima via Crociferi, teatro del barocco etneo. Sempre gratuitamente si potrà visitare il teatro Romano e l’Odeon, con ingresso da via Vittorio Emanuele 266.
AGRIGENTO
Ad Agrigento non si può non annoverare tra i vari siti il Parco Archeologico della Valle dei Templi, l'area archeologica tra le più belle d’Italia, nonché la più grande del mondo, davvero un luogo magico. Caratterizzata da un ottimo stato di conservazione, e da importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all’antica Akragas, il nucleo monumentario originario della città di Agrigento.
Da sottolineare è anche l'apertura dell'Area archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa, che offre un eccezionale panorama: da una parte l'arco azzurro del golfo e dall'altra le candide rocce di Capo Bianco a strapiombo sul mare, in questa area sorge la Riserva Naturale Foce del Fiume Platani. Il Teatro Greco fu riportato alla luce nel 1957, esso presenta una cavea a dieci gradoni, divisa in nove settori, che guarda verso il mare.
SIRACUSA
Vale sicuramente la pena una visita all’Area archeologica della Neapolis, un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo. Ma anche l’Ipogeo di piazza Duomo recentemente aperto.
In provincia di Siracusa, da non perdere anche la Villa del Tellaro a Noto, ad Augusta l’area archeologica di Megara a Palazzolo Acreide la Casa Museo Antonino Uccello.
RAGUSA
Citiamo l'area archeologica di Cava d’Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia. Nell’area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, numerose sono le testimonianze che attestano la presenza dell’uomo dalla preistoria sino al terremoto del 1693.
Ma anche l'area archeologica Parco Forza, il Convento della Croce a Scicli e il Museo regionale di Ragusa.
TRAPANI
Il Parco archeologico di Segesta è uno dei principali parchi archeologici della Sicilia. La data di fondazione dell'antica città non è nota anche se l'area risulta già abitata nel XI secolo a.C. Secondo lo storico greco Tucidide la città fu fondata dagli Elimi, un popolo di origine troiana che attraverso il Mediterraneo giunse in Sicilia.
A Marsala il Museo Archeologico Regionale "Lilibeo" e la contigua Area archeologica di Capo Boeo. Ma anche il Museo del Satiro a Mazara del Vallo. Il Castello Grifeo a Partanna e anche l'ex Stabilimento Florio a Favignana.
ENNA
Una visita da non perdere è quella alla Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina. Dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Da segnalare anche l'Area archeologica di Morgantina e il Museo di Aidone.
MESSINA
Tra gli imperdibili a chi si trova in provincia di Messina, il Parco Archeologico Naxos e il Teatro Antico di Taormina. Sempre nel Messinese, sono visitabili gratuitamente anche il Museo naturalistico regionale di Isolabella e Villa Caronia.
Domenica 6 novembre 2022, dunque, niente biglietto per visitare i principali siti culturali regionali. Lo ha disposto l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, aderendo all'iniziativa del Ministero della Cultura.
Sul sito dell'assessorato regionale ai Beni Culturali è possibile consultare l'elenco completo dei siti aperti ogni prima domenica del mese, con orari e numeri di telefono.
Vi consigliamo di informarvi su eventuali prenotazioni, turni e orari di apertura direttamente con il luogo di vostro interesse.
Ecco i luoghi che secondo noi sono assolutamente da visitare.
PALERMO
Nella capitale dell'Isola citiamo la Galleria regionale di Palazzo Abatellis uno dei più prestigiosi musei italiani.
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Apre i battenti anche il Museo archeologico regionale "Antonino Salinas", che possiede una delle più ricche collezioni archeologiche d'Italia, testimonianze della storia siciliana in tutte le sue fasi che vanno dalla preistoria al medioevo. Al suo interno sono conservati i reperti e manufatti dei popoli che hanno determinato la storia dell'isola: fenici, punici, greci, romani e bizantini, ma anche manufatti di altri popoli come gli Egizi e gli Etruschi. Si continua con Palazzo Mirto, il cui interno è arredato con pareti rivestite di pannelli serici, maestosi arazzi, tendaggi e numerose opere d'arte, che stupiscono per il vezzo estroso e quasi rococò degli arredi. La camera ricamata, costituita da pareti rivesite e ricamate di seta, è tipica della tradizione siciliana.
Aperto anche il Museo Riso, polo regionale dedicato all'arte contemporanea, dalle 10.00 alle 20.00 (telefono 091 320532) e che ospita una collezione di opere realizzate da artisti siciliani dagli anni Cinquanta a oggi.
Visite gratuite anche allo splendido (è il caso di dirlo) Castello della Zisa.
Domenica è anche un'occasione per visitare Monreale, il chiostro appartenente al complesso dell’abbazia benedettina di Santa Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II e che funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso.
CATANIA
A Catania è possibile recarsi presso la chiesa di San Francesco Borgia, nella bellissima via Crociferi, teatro del barocco etneo. Sempre gratuitamente si potrà visitare il teatro Romano e l’Odeon, con ingresso da via Vittorio Emanuele 266.
AGRIGENTO
Ad Agrigento non si può non annoverare tra i vari siti il Parco Archeologico della Valle dei Templi, l'area archeologica tra le più belle d’Italia, nonché la più grande del mondo, davvero un luogo magico. Caratterizzata da un ottimo stato di conservazione, e da importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all’antica Akragas, il nucleo monumentario originario della città di Agrigento.
Da sottolineare è anche l'apertura dell'Area archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa, che offre un eccezionale panorama: da una parte l'arco azzurro del golfo e dall'altra le candide rocce di Capo Bianco a strapiombo sul mare, in questa area sorge la Riserva Naturale Foce del Fiume Platani. Il Teatro Greco fu riportato alla luce nel 1957, esso presenta una cavea a dieci gradoni, divisa in nove settori, che guarda verso il mare.
SIRACUSA
Vale sicuramente la pena una visita all’Area archeologica della Neapolis, un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo. Ma anche l’Ipogeo di piazza Duomo recentemente aperto.
In provincia di Siracusa, da non perdere anche la Villa del Tellaro a Noto, ad Augusta l’area archeologica di Megara a Palazzolo Acreide la Casa Museo Antonino Uccello.
RAGUSA
Citiamo l'area archeologica di Cava d’Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia. Nell’area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, numerose sono le testimonianze che attestano la presenza dell’uomo dalla preistoria sino al terremoto del 1693.
Ma anche l'area archeologica Parco Forza, il Convento della Croce a Scicli e il Museo regionale di Ragusa.
TRAPANI
Il Parco archeologico di Segesta è uno dei principali parchi archeologici della Sicilia. La data di fondazione dell'antica città non è nota anche se l'area risulta già abitata nel XI secolo a.C. Secondo lo storico greco Tucidide la città fu fondata dagli Elimi, un popolo di origine troiana che attraverso il Mediterraneo giunse in Sicilia.
A Marsala il Museo Archeologico Regionale "Lilibeo" e la contigua Area archeologica di Capo Boeo. Ma anche il Museo del Satiro a Mazara del Vallo. Il Castello Grifeo a Partanna e anche l'ex Stabilimento Florio a Favignana.
ENNA
Una visita da non perdere è quella alla Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina. Dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Da segnalare anche l'Area archeologica di Morgantina e il Museo di Aidone.
MESSINA
Tra gli imperdibili a chi si trova in provincia di Messina, il Parco Archeologico Naxos e il Teatro Antico di Taormina. Sempre nel Messinese, sono visitabili gratuitamente anche il Museo naturalistico regionale di Isolabella e Villa Caronia.
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