Antonia Minore a Palazzo Reale: il ritratto marmoreo di una delle donne che ha fatto la storia
La testa di Antonia Minore
Contribuì a dare inizio al percorso di emancipazione rispetto al cliché assegnato alla donna in età romana, ma nelle pagine della storiografia è rimasta a lungo nell’ombra. Nata nel 36 a.C. a Roma, Antonia Minore rappresenta una delle figure femminili più importanti del primo Impero, tuttavia la documentazione che la riguarda è davvero esigua.
Il ritratto marmoreo dell"Augusta" Antonia, proveniente da Pantelleria, è l’opera d’arte originale che i visitatori di Palazzo Reale possono ammirare dal 30 novembre 2022 al 10 febbraio 2023, all’interno di Meta, lo spazio permanente tra arte e innovazione tecnologica che in soli sessanta giorni dalla sua apertura è stato scelto da più di diecimila cittadini-viaggiatori.
Attraverso fedelissime riproduzioni in materiali eco-sostenibili, inoltre, capolavori come il ritratto di Antonina Minore, diventano immuni al tempo e protetti dalla memoria.
L’opera è giunta a Palermo in virtù della collaborazione tra la Fondazione Federico II e il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.
La Fondazione Federico II accoglie, pertanto, la testa di Antonia Minore per proseguire nella valorizzazione delle più prestigiose opere scultoree presenti in Sicilia e associare il patrimonio storico alla capacità di renderlo immortale e trasmissibile grazie alle migliori tecnologie contemporanee. In precedenza era stato esposto il ritratto marmoreo di Ottaviano Augusto, proveniente da Centuripe.
Le vicende della famiglia di Antonia Minore s’intrecciano con quelle della Domus Augusta, al centro della vita politica e Antonia fu sicuramente una donna presente nelle dinamiche dell’impero, in grado di interpretare il proprio ruolo senza mai trascurare l’importanza delle tradizioni.
Antonia riuscì ad attestare la propria identità in una fase storica di cambiamento, dove la donna cominciò a partecipare alle vicissitudini politiche anche senza prendere parte in modo formale e istituzionale. Per merito di sua madre divenne ottima conoscitrice non solo della cultura romana, ma anche di quella orientale.
Il ritratto marmoreo risalente al I secolo d.C., è stato rinvenuto, così come le altre due “teste imperiali”, all’interno di due cisterne situate sull’Acropoli di San Marco e Santa Teresa a Pantelleria. Si tratta di ritratti marmorei di eccelsa manifattura, famosi per la loro bellezza e l’eccellente stato di conservazione.
Il ritratto marmoreo dell"Augusta" Antonia, proveniente da Pantelleria, è l’opera d’arte originale che i visitatori di Palazzo Reale possono ammirare dal 30 novembre 2022 al 10 febbraio 2023, all’interno di Meta, lo spazio permanente tra arte e innovazione tecnologica che in soli sessanta giorni dalla sua apertura è stato scelto da più di diecimila cittadini-viaggiatori.
Attraverso fedelissime riproduzioni in materiali eco-sostenibili, inoltre, capolavori come il ritratto di Antonina Minore, diventano immuni al tempo e protetti dalla memoria.
L’opera è giunta a Palermo in virtù della collaborazione tra la Fondazione Federico II e il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.
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Il progetto è co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell’ambito della linea di intervento Cultura Crea e nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale.La Fondazione Federico II accoglie, pertanto, la testa di Antonia Minore per proseguire nella valorizzazione delle più prestigiose opere scultoree presenti in Sicilia e associare il patrimonio storico alla capacità di renderlo immortale e trasmissibile grazie alle migliori tecnologie contemporanee. In precedenza era stato esposto il ritratto marmoreo di Ottaviano Augusto, proveniente da Centuripe.
Le vicende della famiglia di Antonia Minore s’intrecciano con quelle della Domus Augusta, al centro della vita politica e Antonia fu sicuramente una donna presente nelle dinamiche dell’impero, in grado di interpretare il proprio ruolo senza mai trascurare l’importanza delle tradizioni.
Antonia riuscì ad attestare la propria identità in una fase storica di cambiamento, dove la donna cominciò a partecipare alle vicissitudini politiche anche senza prendere parte in modo formale e istituzionale. Per merito di sua madre divenne ottima conoscitrice non solo della cultura romana, ma anche di quella orientale.
Il ritratto marmoreo risalente al I secolo d.C., è stato rinvenuto, così come le altre due “teste imperiali”, all’interno di due cisterne situate sull’Acropoli di San Marco e Santa Teresa a Pantelleria. Si tratta di ritratti marmorei di eccelsa manifattura, famosi per la loro bellezza e l’eccellente stato di conservazione.
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