Ferdinando Scianna a Palermo per la mostra "Viaggio, racconto, memoria": 200 scatti in bianco e nero alla Gam
"Marpessa, Caltagirone" (1987)
Sono esposte dal 21 febbraio a domenica 28 luglio le fotografie di Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) alla galleria d'Arte Moderna di Palermo per la mostra "Viaggio, racconto, memoria" (leggi articolo di approfondimento).
L’esposizione, organizzata da Civita Mostre e curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, attraversa l’intera carriera del fotografo siciliano in circa 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati. Un percorso narrativo che sfrutta al meglio lo spazio, catturando lo sguardo del visitatore ed immergendolo in un viaggio nel tempo.
Viaggi, luoghi, epoche e volti si alternano a frasi e aneddoti che lo stesso Scianna scrive a descrizione dei suoi scatti: "In ciascuna delle occasioni in cui sono nate queste fotografie io c’ero, quello che ho tentato di fare è estrarre da questa esperienza di vita momenti di significato; morale, politico, culturale, estetico. Come reporter il mio maestro per eccellenza è Henri Cartier-Bresson. Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, non sono mai uscito di casa dicendo "oggi fotografo un paesaggio”, era il paesaggio che mentre io stavo facendo magari tutt'altra cosa mi diceva “ma guardami, fammi una fotografia!".
Tra le fotografie, alcuni versi di Leonardo Sciascia, insieme al quale il fotografo bagherese ha pubblicato "Feste religiose" vincendo a soli 21 anni il premio Nadar. Poi ancora luoghi, viaggi, sguardi, volti ed emozioni sospese nel tempo.
In mostra paesaggi, ossessioni, specchi, animali e non mancano i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come: Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, Roland Barthes, Milan Kundera e Monica Bellucci.
L’esposizione, organizzata da Civita Mostre e curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, attraversa l’intera carriera del fotografo siciliano in circa 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati. Un percorso narrativo che sfrutta al meglio lo spazio, catturando lo sguardo del visitatore ed immergendolo in un viaggio nel tempo.
Viaggi, luoghi, epoche e volti si alternano a frasi e aneddoti che lo stesso Scianna scrive a descrizione dei suoi scatti: "In ciascuna delle occasioni in cui sono nate queste fotografie io c’ero, quello che ho tentato di fare è estrarre da questa esperienza di vita momenti di significato; morale, politico, culturale, estetico. Come reporter il mio maestro per eccellenza è Henri Cartier-Bresson. Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, non sono mai uscito di casa dicendo "oggi fotografo un paesaggio”, era il paesaggio che mentre io stavo facendo magari tutt'altra cosa mi diceva “ma guardami, fammi una fotografia!".
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Il percorso espositivo parte da un grande pannello a forma di S, con all'interno gli scatti di uno Scianna diciassettenne: Bagheria, Aspra, ritratti di amici e familiari, il cantastorie del paese, la vampa di San Giuseppe, i primi amori. Tutt’intorno squarci di Sicilia e feste religiose.Tra le fotografie, alcuni versi di Leonardo Sciascia, insieme al quale il fotografo bagherese ha pubblicato "Feste religiose" vincendo a soli 21 anni il premio Nadar. Poi ancora luoghi, viaggi, sguardi, volti ed emozioni sospese nel tempo.
In mostra paesaggi, ossessioni, specchi, animali e non mancano i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come: Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, Roland Barthes, Milan Kundera e Monica Bellucci.
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