Al Politeama Garibaldi le foto della Scuola Stabile di Fotografia: in mostra Pro pace et fraternitate

Un abbraccio fraterno fra due musicisti sul palcoscenico del Politeama Garibaldi
Nel foyer del Teatro Politeama Garibaldi si inaugura il 20 maggio alle ore 20 la mostra “Pro pace et fraternitate”, ideata dalla Foss e allestita dalla Scuola Stabile di fotografia, comprendente le foto più belle del Concerto per la pace europea svoltosi il 20 marzo al Politeama Garibaldi, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianna Fratta
e i violinisti di nazionalità ucraina e russa Oleksandr Semchuk e Ksenia Milas.
L'abbraccio fraterno fra due musicisti sul palcoscenico del Politeama Garibaldi è la foto-simbolo della mostra fotografica. Sono diciassette gli scatti esposti, selezionati tra centinaia e collocati su leggii musicali. Sono stati realizzati da Biagio Carapezza, Sabina Carnemolla, Claudio Di Giandomenico, MonicaGuarnieri, Benedetta Pirrone, Antonio Saporito Renier, Massimiliano Tirri, utilizzando diverse tecniche messe a punto durante le lezioni.
«La Foss e La Scuola di fotografia di Palermo - dice Antonio Saporito Renier, direttore della Scuola di fotografia - accolgono e registrano l’auspicio della fine delle ostilità
in Europa sottolineando come, anche attraverso l’arte musicale e l’arte visiva, si possa istaurare un dialogo armonico e costruttivo basato sull’amore e non sul l’odio dell’altro. La mostra, attraverso anche alcuni scatti basati anche su tecniche di mosso, accosta al concetto di “bellezza salvatrice del mondo”, così come Fёdor Dostoevskij la teorizza ne L’Idiota, il concetto di “disturbo"».
e i violinisti di nazionalità ucraina e russa Oleksandr Semchuk e Ksenia Milas.
L'abbraccio fraterno fra due musicisti sul palcoscenico del Politeama Garibaldi è la foto-simbolo della mostra fotografica. Sono diciassette gli scatti esposti, selezionati tra centinaia e collocati su leggii musicali. Sono stati realizzati da Biagio Carapezza, Sabina Carnemolla, Claudio Di Giandomenico, MonicaGuarnieri, Benedetta Pirrone, Antonio Saporito Renier, Massimiliano Tirri, utilizzando diverse tecniche messe a punto durante le lezioni.
«La Foss e La Scuola di fotografia di Palermo - dice Antonio Saporito Renier, direttore della Scuola di fotografia - accolgono e registrano l’auspicio della fine delle ostilità
in Europa sottolineando come, anche attraverso l’arte musicale e l’arte visiva, si possa istaurare un dialogo armonico e costruttivo basato sull’amore e non sul l’odio dell’altro. La mostra, attraverso anche alcuni scatti basati anche su tecniche di mosso, accosta al concetto di “bellezza salvatrice del mondo”, così come Fёdor Dostoevskij la teorizza ne L’Idiota, il concetto di “disturbo"».
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