Le "scinnute" di Trapani: la processione del Venerdì santo
La Pasqua in Sicilia è una ricorrenza che porta con sé tradizioni che variano da città in città, da paese in paese: Trapani è uno degli scenari siciliani dove nascono manifestazioni caratteristiche legate a questa festa.
Per il Venerdì santo, il venerdì che precede la Pasqua cristiana che quest’anno cade giorno 3 aprile, Trapani chiama a raccolta la folla di fedeli e curiosi che prendono parte alla lunga processione di 24 ore che attraversa quartieri, le strette vie del centro storico, fino al rientro del giorno dopo nel suggestivo quartiere dei pescatori, vicino al porto peschereccio. La partenza della processione è prevista alle ore 14 nella piazzetta antistante la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, e si protrae fino a sabato.
Questa tradizione ricorre nel periodo che precede la settimana santa di Pasqua e fa parte delle Scinnute, che in dialetto siciliano vuol dire “discesa”. Quando si parla di “scinnute” in relazione ai Misteri ci si riferisce ad un antico rito, celebrato fin dalla seconda metà del 1600: i gruppi, che per tutto l’anno erano conservati nelle cappelle della chiesa di San Michele, venivano scesi dalle loro postazioni per essere esposti al centro della chiesa.
I “misteri” fanno riferimento alle venti raffigurazioni artistiche della Passione e della morte di Cristo (esattamente diciotto gruppi, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata). Realizzati con tela, legno, colla e poggiati su una base lignea, sono l’ espressione del raffinato artigianato trapanese, furono concessi in affidamento dalla Confraternita di San Michele Arcangelo che istituì il rito alle maestranze locali con l'impegno di curarne l'uscita in processione.
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