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"Palermo libera tutta": arriva la parata del Pride

Sabato 23 giugno il centro di Palermo si colora per l'evento più rappresentativo del Pride 2012: un momento all'insegna della socializzazione e dell'identità

  • 23 giugno 2012

Orgoglio, identità socializzazione: sono tante le parole che vengono in mente quando si parla del Palermo Pride 2012. Un momento di incontro, anzitutto, a cui sono invitati a partecipare tutti, senza distinzioni di genere. Un'occasione per dare voce alle richieste della comunità LGBT, informare e conoscere, rivendicare. Siamo ormai vicini al momento più rappresentativo della manifestazione: la parata di sabato 23 giugno, che parte alle 15 dal Foro Italico, di fronte Villa Giulia.

Una scelta non casuale, quella del lungomare: anzitutto perché il mare è un elemento spesso negato ai palermitani; in secondo luogo perché proprio villa Giulia ha ospitato nel 1981 la "Giornata dell'orgoglio omosessuale", con grande anticipo rispetto al primo Pride vero e proprio. Infine, proprio quella zona è luogo notturno di incontri clandestini, ma diventa nella giornata 23 giugno scenario di un incontro alla luce del sole, in uno spazio da rivendicare.

"Palermo libera tutta". Questo è lo slogan ufficiale del Palermo Pride 2012, cui si affianca un'altra frase importante, detta da Massimo Milani, portavoce della manifestazione: «Il Pride è la casa di tutti i diritti e l'arcipelago di tutti le identità». E allora la città si veste di festa, si colora e condivide un percorso che, partendo dal mare, attraversa via Roma, passando da Porta Felice, per fare un giro intorno al teatro Politeama e giungere fino a piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo. Dalle 18 in poi, inoltre, sarà attiva la navetta speciale offerta gratuitamente dal Comune di Palermo, in partenza da via Emerico Amari ogni 30 minuti circa, per arrivare in viale Strasburgo, accanto al Pride Village di Villa Pantelleria.

Molti i numeri del Pride di quest'anno: grande la partecipazione di associazioni e volontari, circa 15 i carri che sfileranno rendendolo uno degli eventi più grandi del suo genere, 40 i gruppi in arrivo. «Non si tratta di una carnevalata - ha dichiarato Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo - ma di un momento originale e coinvolgente, affermazione dell'orgoglio e dell'identità. É una manifestazione di protesta, un modo di protestare che sceglie di "invadere" le strade».

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