ATTUALITÀ
"Blocchiamo Tutto Day" e le pratiche antagoniste
Al Blocchiamo Tutto Day sono presenti circa diecimila studenti ma si sono uniti alla protesta anche gli operai della Fiat, alcuni docenti e gli universitari
Video di RAFFAELLA DE CHIARA
Sarà che è dicembre e che la fine dell’anno è alle porte, ma si sente la necessità di fare un bilancio e qualche buon proposito per il tempo che verrà. Gli ultimi mesi sono stati segnati dalle manifestazioni che, a livello nazionale, hanno fatto da contorno reattivo alle decisioni prese in materia austerity dal governo Monti.
Così il Collettivo Universitario Autonomo di Palermo è ancora una volta, giovedì 6 dicembre, sceso in strada a manifestare. Blocchiamo Tutto Day, a cui sono presenti circa diecimila studenti (ma si sono uniti alla protesta anche gli operai della Fiat, alcuni docenti e gli universitari) «è da considerarsi come data di chiusura di un autunno “breve” ma intenso di lotta - fa sapere attraverso una nota il C.U.A. - una giornata in cui mettere in ombra le passeggiate sindacali con la forza dei movimenti, e come prima data di un inverno e una primavera che si preannunciano carichi di conflitto, in cui anche noi studenti universitari porteremo pratiche antagoniste, dalle facoltà alle piazze».
«Dopo aver preso parte e aver dato sostegno alle manifestazioni di precari e disoccupati - dichiara Gabriella Palermo, del Collettivo Universitario Autonomo - sentiamo la necessità di dar voce ad un evento che sia prettamente universitario e nazionale. Blocchiamo Tutto Day è stato organizzato simultaneamente dai collettivi universitari in tutta Italia».
Gli studenti quindi ritornano in piazza stavolta per il loro presente, dal momento che l’università, fabbrica del futuro per eccellenza, appare in una situazione più grave del solito :«Il taglio dei servizi e l’aumento delle tasse non sono più tollerabili e sono sintomi della fine del nostro ateneo e della formazione universitaria. Siamo già precari e quasi incapaci di sognare un futuro migliore».
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