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Zio Paperone parla siciliano, ma non palermitano: il dialetto scelto da "Topolino"

Da mercoledì 15 gennaio in edicola è disponibile in Sicilia e in altre 3 regioni un episodio del celebre fumetto scritto nella "lingua" parlata in una città specifica

Balarm
La redazione
  • 15 gennaio 2025

Una tavola di Topolino in catanese

Anche Topolino parla siciliano, e nello specifico catanese. In occasione della "Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali", che ricorre ogni 17 gennaio, lo storico fumetto della Panini celebra la ricchezza linguistica del nostro Paese ed entra nella storia con un’iniziativa unica e mai realizzata prima.

Mercoledì 15 gennaio oltre alla versione in italiano, il numero 3608 – in edicola e su Panini.it – è disponibile in Sicilia, Toscana, Lombardia e Campania con la storia "Zio Paperone e il PdP 6000", scritta da Niccolò Testi per i disegni di Alessandro Perina, tradotta rispettivamente in catanese, fiorentino, milanese e napoletano.

Al progetto è dedicata anche una copertina realizzata da Andrea Freccero, con protagonista lo Zione e la bandiera tricolore. Le copie con la storia in dialetto sono distribuite unicamente nelle edicole della zona regionale di competenza linguistica, mentre nelle altre regioni verrà distribuita la versione in italiano.
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È però possibile trovare tutte le versioni in fumetteria, su Panini.it, e tramite il proprio edicolante su Primaedicola.it (fino a esaurimento scorte).

Per declinare Zio Paperone e il PdP 6000 in catanese, fiorentino, milanese e napoletano, Panini si avvale della collaborazione di Riccardo Regis – Professore ordinario di Linguistica italiana dell’Università degli Studi di Torino, esperto di dialettologia italiana – che ha coordinato un team di linguisti.

«Un'iniziativa molto interessante, anche perché è la prima volta che mi capita di svolgere attività di divulgazione rivolgendomi a un pubblico fatto anche di bambini. E Topolino è nel mio cuore, da sempre: e in tempi non sospetti avevo anche approfondito l'onomastica disneyana, mettendo in luce i meccanismi che ne sono alla base», commenta il professore.

Un’ottima occasione per ricordarci quale immenso patrimonio culturale e storico rappresentino le centinaia di idiomi che attraversano la nostra penisola da nord a sud e da levante a ponente.

Testimonianze vive di un'eredità storica quanto mai ricca e preziosa, un'occasione per divertirsi riscoprendo le proprie origini.

Un’uscita dunque destinata a rimanere negli annali. Leggere per credere.
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