CRONACA
Prima le mamme, poi anche i mariti: le famiglie della Noce "risvegliano" il quartiere
"In gioco ci sei tu" è il motto che, dal 2009, fa da linfa vitale ai progetti e ai volontari dell’associazione no profit chiamata 'a Strummula che opera nel quartiere di Palermo
Alcune delle partecipanti al laboratorio teatrale "Break in Shakespeare Show"
«L’idea è partita - ci ha detto Salvatore Massa, presidente dell’associazione - da un gruppo di ventenni che, mettendo in campo le diverse inclinazioni, hanno iniziato a operare nel quartiere di Borgo Nuovo. Non erano tutti educatori e credo che la chiave vincente sia stata proprio questa, ovvero approcciarsi al prossimo condividendo le proprie passioni».
E proprio la passione e la volontà di coinvolgere chi è meno fortunato di noi hanno nel tempo portato frutti tra i tanti partecipanti ai progetti tra bambini, adolescenti e adulti.
«La testimonianza più bella che da subito abbiamo raccolto e che continua a manifestarsi è quella che molti dei nostri fruitori nel tempo diventano volontari che portano avanti le iniziative. È così che abbiamo coinvolto le mamme del quartiere Noce e poi via via i mariti, insomma ognuno nel proprio piccolo conoscendo le nostre attività vuole contribuire».
Rispondendo a questa ramificazione di buone azioni nel tessuto sociale - e grazie alla volontà di espandere oltre il quartiere le attività - a Carini nel 2014 è nata POP - Piccola Officina Partecipata che, all’interno di un bene confiscato alla mafia, stipula "patti generazionali" attraverso iniziative e progetti sociali.
«La nostra volontà, sin dall’inizio è stata quella di operare in alcuni territori specifici come il quartiere Noce, dove presto avremo in affido un altro bene confiscato alla mafia che ci permetterà di ampliare le nostre attività, e comunque dove spontaneamente possiamo contribuire, come è stato a Carini».
La mission di ‘a Strummula è quella di aumentare, come detto, la coesione sociale delle comunità territoriali in cui agisce, realizzando anche attività finalizzate alla promozione della cultura dei diritti e della salute.
«Negli anni, facendo una stima approssimativa, abbiamo interagito con circa diecimila persone ma per noi non contano di certo i numeri, semmai la nostra volontà di crescere tutti insieme. Per questo motivo - aggiunge - abbiamo coinvolto da tempo molti istituti compresivi del quartiere o la Parrocchia Sacro Cuore dove abbiamo svolto il laboratorio teatrale "Break in Shakespeare Show” e dove metteremo in scena lo spettacolo finale».
Tante e diversificate sono le attività e le iniziative svolte nel tempo, ampliate e approfondite, molte legate anche alla sensibilizzazione al verde e al rispetto della nostra città.
«Nel periodo del lockdown cercando di non interrompere le attività abbiamo iniziato l’organizzazione e la realizzazione di alcuni orti scolastici che stanno avendo un grande impatto sui piccoli ma anche sui genitori che, ad esempio, portano avanti con noi anche iniziative per far rispettare le giuste pratiche inerenti ai rifiuti.
I progetti, ci piace sottolinearlo, non si archiviano mai perché ogni azione è un seme che seminiamo e che dà sempre dei frutti».
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