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Portami a pranzo nella tua città: nelle tavole di Sicilia Anna ha sconfitto il suo disturbo

Un viaggio culinario per sconfiggere un grande problema alimentare: una ragazza originaria di Ravenna ha mangiato in tutte le case di Italia, Sicilia compresa

  • 25 febbraio 2020

Anna Maria Fabbri (foto di Cristiano La Mantia)

Si chiama Anna Maria Fabbri, ha 37 anni ed è originaria di Ravenna. Circa 4 anni fa ha iniziato un viaggio per le tavole di tutta Italia con l’intento di affrontare un serio problema col cibo che le impediva di mangiare in compagnia.

A causa di un grave disturbo alimentare, che la portava ad oscillare tra il mangiare troppo e il mangiar quasi nulla, Anna Maria era prigioniera dell’ansia di mangiare seduta a tavola in compagnia di altre persone e comunque lontano dalla sua cucina di casa.

Come terapia d’urto, per affrontare e sconfiggere il suo problema, Anna Maria ha deciso di iniziare un vero e proprio viaggio culinario per le tavole di tutte le province d’Italia, dove ha condiviso il pranzo o la cena con gli estranei che la ospitavano ma rigorosamente originari del posto in cui andava a mangiare per poter assaggiare tutte le specialità tipiche del posto.

E con il suo progetto, che ha chiamato "To the roots", Anna Maria è atterrata più volte anche in Sicilia dove è stata ospitata e invitata a rimanere a mangiare nelle case della gente che incontrava per strada o che conosceva sui social, negli agriturismi o nelle varie aziende vinicole o agroalimentari disperse nelle campagne siciliane.
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E’ stata ospite nelle tavole di tutte le province siciliane: da Catania, a Messina a San Vito Lo Capo. Ha fatto tappa poi anche a Palermo, Trapani quindi Erice e Marsala, ad Enna, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta dove si è fermata anche nella piccola Vallelunga- E ancora: Marzamemi, Cefalù, Castellammare del Golfo, sull’isola di Vulcano. Insomma, Anna Maria ha mangiato davvero tutta la Sicilia.

“Ho iniziato questo viaggio per voler sdrammatizzare il mio problema con il cibo, un disturbo alimentare che mi portavo fin da piccola e che mi impediva di condividere la tavola con altre persone” - racconta Anna Maria.

“Un giorno però ho cercato di prendere in mano la situazione, ho aperto un blog per parlare di alimentazione ma il problema più grande del non riuscire a mangiare in compagnia rimaneva. Poi grazie ad un programma radiofonico in cui ho raccontato e spiegato la mia storia ho ricevuto tantissimi inviti da tante persone che mi chiedevano di mangiare nelle loro case o nelle loro città, e così ho iniziato a viaggiare per sconfiggere il mio disturbo”.

L’ultima volta che è venuta a mangiare qui in Sicilia è stato lo scorso venerdì 14 febbraio, il giorno di San Valentino, per assecondare la sua voglia matta di “pane cunzato”: Anna Maria ha preso un volo alle 6 del mattino da Ravenna, per atterrare a Palermo e dirigersi direttamente in direzione Scopello dove ha mangiato un ottimo panino vista mare.

Poi una breve visita al Cretto di Burri a Gibellina, e nel rientrare di nuovo a Palermo un aperitivo veloce con degli amici e infine via verso l’aeroporto Falcone Borsellino dove alle 22.45 la attendeva il volo per ritornare a Ravenna.

“Ho chiamato “To the roots” il mio viaggio perché significa “ritorno alle origini”, da intendersi come mentalità di rispetto nei confronti della materia prima e del territorio”.

“Fin dalla prima volta che sono arrivata in Sicilia questa terra l’ho invidiata e amata tantissimo allo stesso tempo, perché qui avete veramente tutto e si potrebbe vivere semplicemente della bellezza di questa terra, in più la Sicilia è fantastica perché ovunque ti sposti ogni sua città è diversa dall’altra”.

Per completare il suo viaggio culinario le mancano solo tre province del Nord: Verbania, Vercelli e Aosta. Chi la ospita?
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