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Nonna Anna ci prepara una Frutta Martorana "speciale": pronti a farla in casa

In un video la preparazione del dolce della tradizione siciliana, con tutti i passaggi fino alla clorazione delle forme. E vi raccontiamo anche qualche curiosità sulle sue origini

Balarm
La redazione
  • 30 ottobre 2022

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C'è l'imbarazzo della scelta, hanno forme diverse, varie misure e ne ce sono anche di forme strane. Parliamo della frutta Martorana, amata da tutti, grandi e piccoli e di cui le città, dai bar alle pasticcerie e alle bancarelle, si riempiono ogni anno in occasione della festa dei Morti, festa amatissima.

In Sicilia la tradizione è fortissima ancora oggi. Nonna Anna ci mostra come si prepara una frutta martorana speciale. Anna è sposata da 61 anni con l’unico amore della sua vita: Matteo, originario dell’isola di Marettimo. Vivono a Favignana.

In questo video che trasmette davvero tanta allegria, mostra i passaggi della preparazione fino alla fine, ovvero il momento della decorazione, cioè quando la frutta ormai composta nelle formine, viene dipinta a mano.

Le origini di questo particolare dolce sono attribuite alle suore del convento di Santa Maria dell’Ammiraglio, detto anche della Martorana, che si trova in piazza Bellini. La tradizione vuole che il giardino del convento e l’orto fossero tra i più floridi di Palermo: qui è dove si dice crescessero rigogliosi alberi da frutto e ortaggi di straordinaria bellezza tanto che il vescovo di quel tempo, incuriosito, volle andare personalmente a vedere.
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La visita fu fatta in pieno autunno, per la festa di "Ognissanti", così le monache per riempire gli alberi già spogli, decisero di creare dei frutti e dei fiori fatti con la pasta di mandorle.

Curiosità: il "marzaban" nelle abitudini arabe era una scatola di legno leggero con un coperchio a incastro che veniva usata per conservare la corrispondenza o documenti importanti ma pure per spedire dolci preparati con farina, pasta di mandorle ed altri ingredienti che ne prendevano la forma rettangolare e alla fine ne ereditarono anche il nome.

Vi scriviamo di seguito per comodità gli ingredienti, il porcedimento lo potete vedere nel video:

Per 1 kilo, 1 kilo e mezzo di frutta martorana

1kg di mandorle pelate (o farina di mandorle)
700 zuccchero
200 ml acqua
6 chiodi di garofano
sciroppo di glucosio
Gocce di cannella,
mezza fialetta di aroma alla vaniglia
un ucchiaino di aroma di mandorla amara

N.B. se usate le mandorle pelate dovete tristarle fino a farne proprio una farina

Il risultato dopo il passaggio sul fuoco deve essere quello di un composto omogeneo che non si attacchi alle mani. Lasciare riposare per 10 minuti.

Lasciare riposare il tutto per 24 ore e una volta induriti i frutti, con un piccolo pennello e dei guanti decorare e dipingerli: i dolci saranno pronti da mangiare una volta asciutti.
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