ATTUALITÀ
Riforma Unipa: vanno in pensione tutte le Facoltà
A sostituire le Facoltà cinque macroaree: previsti accorpamenti ed una question time mensile in cui il Rettore risponderà alle domande degli studenti
Vanno in pensione le dodici facoltà dell’Ateneo di Palermo. A sostituirle ci saranno cinque macroaree articolate in venti dipartimenti. L'Università ha avviato la rivoluzione della governance prevista dal nuovo Statuto che ha dato attuazione alla riforma ministeriale. Una riforma che prevede, tra le altre cose, la nascita di nuovi dipartimenti con competenze di didattica e di ricerca e, dunque, la progressiva scomparsa delle facoltà.
Decisione in linea con la necessità di far quadrare i conti dell’Ateneo sul quale grava un debito ancora di quattro milioni e 300 mila euro. La rivoluzione partirà dal prossimo anno accademico e porterà un risparmio – secondo il rettore Lagalla - di un milione di euro in due anni. Saranno cinque le nuove macroaree: Giuridico-economica e politico-sociale; Umanistica; Tecnologica e dell’ambiente costruito; Scienze biologiche, matematiche, fisiche, naturali e agro-forestali; Medica e della salute.
I dipartimenti che nel 2008 erano 81, sono stati riorganizzati radicalmente, passando da 33 a 20. Dal primo gennaio scorso non hanno più autonomia finanziaria: il bilancio è unico e tutte le spese passano dall’amministrazione centrale. Nel nuovo Senato accademico non saranno più presenti i presidi, ma professori ordinari, associati e ricercatori eletti all’interno di macroaree scientifiche, otto direttori di dipartimento eletti anch’essi all’interno delle macroaree, un rappresentante eletto tra gli assegnisti di ricerca, tre rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, cinque degli studenti di cui uno in rappresentanza dei dottorandi di ricerca e degli specializzandi.
Nel Consiglio di amministrazione, invece, accanto a quattro docenti designati dal Senato accademico, al rappresentante del personale tecnico amministrativo e ai due degli studenti, fanno il loro ingresso due componenti esterni, uno indicato dal Senato, l’altro dal rettore. Tra le ulteriori novità anche la creazione degli statini esclusivamente online e del question time mensile in cui gli studenti potranno porre domande a cui il Rettore personalmente risponderà.
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