ARTE E ARCHITETTURA
"Passpar#2", 40 artisti espongono ai Cantieri
E' una mostra dedicata ai giovani artisti palermitani emersi negli ultimi anni. Passpar#2, questo il titolo, è inserita nell'ambito di "Officine d'Arte" ed è organizzata dall'Accademia di Belle arti di Palermo e dell'Amministrazione comunale. Quaranta artisti esporranno fino al 30 maggio le loro opere ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, precisamente in tre spazi, la Grande Vasca, la Galleria Bianca e la Sala Blu cobalto (visitabili dal martedì al sabato, dalle ore 16 alle 20, ingresso è libero).
Gli artisti, che espongono, operano con vari mezzi espressivi, in un panorama di esiti formali e di contenuti che spaziano dall’attualità politica e sociale alla memoria, dall’identità territoriale a quella individuale, dalla dimensione soggettiva all’istanza relazionale, alla denuncia. Un progetto che risponde all’esigenza di restituire in modo articolato la vivacità della ricerca prodotta in seno all’Accademia, ma soprattutto di offrire uno spaccato significativo di una buona parte della scena artistica palermitana emergente, che attende di entrare in dialogo con il più ampio panorama nazionale. La mostra fa parte delle “Officine dell’Arte”, un ciclo di manifestazioni e progetti culturali ideati dal direttore dell’Accademia, Umberto De Paola, e realizzati in collaborazione con l’assessorato alla Cultura. Nelle ultime stagioni, sia i Cantieri culturali alla Zisa, sia Palazzo Fernandez, sede storica dell’Accademia, sono stati animati da iniziative di varia natura: progetti espositivi, rassegne cinematografiche (tra le altre, Arte del movimento, a cura di P. A. Michaud, realizzata in collaborazione con il Centre Pompidou), seminari, workshop (lo scorso anno con Alberto Garutti e Mario Airò), conferenze (tra gli altri, di David Hockney, Franco Scaldati, Ciprì e Maresco, Dominique de Beir, Sebastien Laudenbach, Gerry, Cristoph Gerling, Enzo Cucchi, Miguel Guillem Romeu, Emma Dante, Vittorio Storaro). Oggi, con il restauro in corso degli spazi dedicati al Museo d’arte contemporanea e alla Scuola del cinema, e con la presenza di studenti, artisti, curatori e critici che gravitano (alcuni in modo permanente altri transitorio) intorno all’Accademia e ai suoi laboratori, per i Cantieri culturali alla Zisa si profila una nuova stagione che li proietta come luogo, sia fisico che ideale, di una produzione culturale contemporanea molto importante per la crescita della città.
Gli artisti, che espongono, operano con vari mezzi espressivi, in un panorama di esiti formali e di contenuti che spaziano dall’attualità politica e sociale alla memoria, dall’identità territoriale a quella individuale, dalla dimensione soggettiva all’istanza relazionale, alla denuncia. Un progetto che risponde all’esigenza di restituire in modo articolato la vivacità della ricerca prodotta in seno all’Accademia, ma soprattutto di offrire uno spaccato significativo di una buona parte della scena artistica palermitana emergente, che attende di entrare in dialogo con il più ampio panorama nazionale. La mostra fa parte delle “Officine dell’Arte”, un ciclo di manifestazioni e progetti culturali ideati dal direttore dell’Accademia, Umberto De Paola, e realizzati in collaborazione con l’assessorato alla Cultura. Nelle ultime stagioni, sia i Cantieri culturali alla Zisa, sia Palazzo Fernandez, sede storica dell’Accademia, sono stati animati da iniziative di varia natura: progetti espositivi, rassegne cinematografiche (tra le altre, Arte del movimento, a cura di P. A. Michaud, realizzata in collaborazione con il Centre Pompidou), seminari, workshop (lo scorso anno con Alberto Garutti e Mario Airò), conferenze (tra gli altri, di David Hockney, Franco Scaldati, Ciprì e Maresco, Dominique de Beir, Sebastien Laudenbach, Gerry, Cristoph Gerling, Enzo Cucchi, Miguel Guillem Romeu, Emma Dante, Vittorio Storaro). Oggi, con il restauro in corso degli spazi dedicati al Museo d’arte contemporanea e alla Scuola del cinema, e con la presenza di studenti, artisti, curatori e critici che gravitano (alcuni in modo permanente altri transitorio) intorno all’Accademia e ai suoi laboratori, per i Cantieri culturali alla Zisa si profila una nuova stagione che li proietta come luogo, sia fisico che ideale, di una produzione culturale contemporanea molto importante per la crescita della città.
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