LIBRI
Nino Romeo, intime circostanze di non ritorno
Solo, Delfo Torrisi. Solo, col suo naso d’olfatto infallibile e una voglia di sesso quasi indipendente dal resto di sé. Protagonista di una novella che è la sua vita, fra pagine che sembrano pareti invalicabili, si dimena vincente nella società siciliana facilmente riconoscibile, non solo per la narrazione nel vernacolo catanese. Figlio di un netturbino, aveva sgobbato negli studi di medicina non perdendo mai di vista la possibilità, quando le condizioni lo permettevano, di «ttruvari scalena pusati e lagghi», di salire in cima, poggiando gambe ferme su gradini di favoritismo e percorrendo corridoi privati destinati a pochi. Certo, la natura lo aveva anche aiutato: il suo olfatto, dono di famiglia, afferrava intuitivo nell’aria ciò che gli odori potevano raccontare. Inevitabile non pensare che Nino Romeo, autore di Post Mortem (edizioni Prova d’Autore, pp. 88, 5 euro), spazio d’inchiostro abitato da Delfo, non abbia, almeno una volta, portato la memoria a “Profumo” di Süskin. Il medico Filadelfo Torrisi, in seguito divenuto, per merito e per amicizia, professore dell’Istituto di Medicina Legale di Catania, aveva affidato parte della sua fortuna al naso di qualità che possedeva, dopo che «ttruvò u so ndrizzu all’òbbitòriu». Organi interni di stanze fredde di obitorio non erano infatti un problema per lui, e dal puzzo che emanavano, che faceva sfuggire i molti, individuava le ultime ore del passato di gente a cui non batteva più il cuore.
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