MUSICA
"Jazz al Metropolitan" tra vecchie glorie e nuovi talenti
Annunciata per fine gennaio prossimo la partenza di Jazz al Metropolitan, la rassegna jazzistica proposta per il quarto anno consecutivo dal Cineteatro Metropolitan di Palermo (viale Strasburgo 365, Sala Verde, concerti ore 21.30, biglietto d’ingresso intero 22 euro, ridotto con Metropolitan Card 17 euro compresi diritti di prevendita). Un'edizione dedicata ad Enrico Cassarà, scomparso prematuramente l’estate scorsa, già presidente dell’Associazione Brass Group di Alcamo ed ideatore nel 1994 del "Summertime Blues Festival", unico festival di blues in Sicilia. Tonino Di Patti, direttore artistico di "Jazz al Metropolitan" lo ricorda come «abbonato e collega stimato. Molto abbiamo condiviso sul modo di operare nel campo culturale: la passione e la trasparenza nella gestione, il rispetto e la lealtà nei confronti del pubblico, l’indipendenza dal potere politico, il rifiuto di umilianti prostrazioni clientelari». Tornando alla rassegna, anche quest’anno «il cartellone - spiega lo stesso direttore artistico - si caratterizza per la musica alternativa, di ricerca sperimentale e di fusione di vari generi, tenendo comunque ben presenti tanto la tradizione quanto l’innovazione e restando sempre ferma l’attenzione verso musicisti che costituiscono ormai punto di riferimento nell’attuale panorama jazz mondiale».
Il 29 aprile verrà invece presentato uno spettacolo capace di radunare gli amanti della musica nel senso più ampio del termine: il duo costituito Tuck Andress e Patti Cathcart, fra i più apprezzati e celebri ovunque nel mondo. Lui chitarrista cresciuto nel segno del country-blues che ha saputo evolversi nel segno stilistico di Wes Montgomery per forgiare una cifra personale di grande spessore ritmo-armonico; lei cantante che abbina le proprie radici r&b e rock’n’roll a una vibrante voce da contralto lirico, facendo emergere tutta la forza comunicativa del gospel attraverso un linguaggio che pur restando molto vicino al jazz travalica ogni confine stilistico: insieme, con questa formula vincente ad un tempo gioiosa e meditativa, solare e comunicativa, Tuck & Patti hanno sempre riscosso ampi consensi fra pubblico e critica. Per creare un nuovo momento di intenso scambio culturale e così sondare altri mondi musicali, anche in questa edizione 2006, Jazz al Metropolitan esplora la grande musica etnica con il concerto del 4 maggio: "Musicians of the Nile - Musicisti del Nilo", la più nota formazione di musica tradizionale egiziana. Ambasciatori riconosciuti della musica araba nel mondo, uniscono il patrimonio musicale dell’Alto Egitto alla loro origine Rom, accompagnandosi con i suoni ipnotici dei loro strumenti ed i movimenti ritmici delle loro danze, parte integrante dello spettacolo. Chiusura in bellezza, infine, con una vecchia conoscenza del cine-teatro palermitano: dopo il successo di due anni fa nel corso della seconda edizione stagionale, il 23 maggio ritorna il contrabbassista più virtuoso della scena musicale internazionale, John Patitucci. E lo fa con un trio a proprio nome, in cui schiera Adam Rogers alla chitarra e Clarence Penn alla batteria, per un concerto che si annuncia degna chiusura di una grande stagione musicale.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
È un sogno per i turisti (di mezzo mondo): in Sicilia c'è uno dei borghi più belli d'Europa