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Il fantastico quadro vivente di “White Cabin”

  • 15 febbraio 2005

“White Cabin”, l’ultima creazione dell’Ahke Group, formazione culto di San Pietroburgo, è lo spettacolo che andrà in scena al teatro Libero di Palermo (in piazza Marina) dal 22 al 26 febbraio alle 21,15, per il cartellone della stagione serale. “White Cabin” (progetto e regia di Maxim Isaev e Pavel Semtschenko, con Maxim Isaev, Pavel Semtschenko e Yana Toumina, musiche di Nick Sudnik, luci e organizzazione Vadim Gololobov, suoni di Andrej Sizintsev) è una sorta di incantesimo, al limite tra il comico ed il tragico, creato sul palcoscenico da tre artisti. Non c’è una vera storia, ma gli attori presentano una serie di episodi immaginari mettendo in evidenza i vizi umani attraverso una installazione di corpi viventi e di oggetti, in una performance melanconica e spirituale. Teatro, pittura, video, cinema, strumenti tecnologici ed elementi naturali, sono mescolati insieme in una commistione inesauribile e suggestiva di sensazioni indefinibili. I tre artisti sul palcoscenico creano situazione magiche, in cui la più semplice delle reazioni viene proiettata in un mondo metaforico, nel reame dell’assurdo, cercando così di raggiungere direttamente la mente e l’anima dello spettatore.

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Un “teatro totale” che tenta di unire il “sublime” con il “banale”. Come in altri spettacoli del gruppo, anche “White Cabin” è una sorta di “quadro vivente” fantastico, surreale e denso di comicità nera, pieno com’è di avvenimenti tanto assurdi quanto ispirati, strani e commoventi allo stesso tempo. L’Akhe Group, vincitore nel 2003 del Golden Mask Award di S. Pietroburgo e del Total Theatre Award al Festival di Edimburgo, è stato fondato nel 1989 da tre membri del Teatro “Yes – No” di Boris Ponizovski: Maksim Isaev, Pavel Semtchenko, Vadim Vasilev. Il gruppo si è dichiarato da subito indipendente in termini di stile e forma e ha cominciato la sua attività nel campo dell’arte, del cinema e del teatro. Da allora il gruppo si è esteso fino a una formazione di sette persone, ma i due membri stabili sono Maksim Isaev e Pavel Semtchenko. Dal 1996 si considerano un collettivo teatrale e da allora il gruppo è ospite dei maggiori festival teatrali in Russia e all’estero. I membri dell’Akhe Group partecipano a diversi progetti con altri gruppi come Derevo (Russia – Germania), Lantaaren (Olanda), Toilhaus (Austria), Slava Polunin (Russia).

Lavorano anche come artisti, scenografi e registi cinematografici e, in base a questa loro esperienza nel campo delle arti visive, si definiscono come Teatro Ottico oppure come Teatro Ingegneristico Russo. I membri di Akhe Group infatti considerano lo spazio scenico come se fosse protagonista principale dello spettacolo e se stessi come operatori. Lo spazio controllato dagli operatori ha valore ed è sufficiente in se stesso. Pur non ignorando le leggi del teatro normale, gli Akhe sostituiscono l’arte drammatica con il logico sviluppo di immagini e situazioni e i ruoli psicologici con la dipendenza da leggi fisiche elementari. L’originale ed ammaliante “White cabin”, dura 1 ora e 10 minuti. Per informazioni al numero 091.6174040.

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