ATTUALITÀ
I cittadini denunciano: ma il posteggiatore è sempre lì
Condannato a tre anni un parcheggiatore: sarà un caso isolato? Gli abusivi continuano ad essere una piaga a Palermo, che resta nella top five delle città più bersagliate
Settemila caffè o forse anche di più. Chissà quanti ne vengono offerti ogni giorno dai palermitani allo stuolo di parcheggiatori abusivi che invadono soprattutto i quartieri del centro. Arriva però una speranza per tutti coloro che non vogliono arrendersi a questa forma di pizzo metropolitano: è stato infatti condannato a tre anni di reclusione il "titolare" di via Paternostro per estorsione, resistenza, oltraggio e lesioni.
La condanna arriva dopo l’episodio dello scorso ottobre che ha visto protagonista non solo la mal capitata automobilista, ma anche le forze dell’ordine intervenute e vittime a loro volta della prepotenza. Ma non sarà proprio questa la differenza del caso?
A quanti è capitato di sentirsi dire non possiamo far nulla, quando ci si rivolge alle autorità per segnalare l’arrogante richiesta dell’obolo? Sta di fatto che questa volta la condanna c’è e può rappresentare un precedente importante per una città che negli ultimi anni ha visto solo proliferare questo fenomeno.
Secondo la visione del primo cittadino, mancherebbe dunque una partecipazione attiva da parte dei cittadini, troppo arrendevoli o forse troppo abituati alla convivenza con questa forma di raket e di controllo del territorio.
Da una breve ricerca sul web ci si rende conto che i palermitani, o almeno parte di essi, non sono invece del tutto indifferenti alla questione: sono tanti infatti i gruppi su Facebook con migliaia di adesioni destinati a raccogliere le segnalazioni degli automobilisti dove è possibile denunciare la presenza dei parcheggiatori.
Sul sito "I Parcheggiatori" è possibile inoltre trovare una vera mappatura creata dai cittadini in cui vengono indicati luogo e tariffe dei parcheggiatori abusivi di tutta Italia. Da questa seppur empirica geolocalizzazione è interessante notare che le province più colpite sono quelle di Roma, Caserta, Napoli, Catania e Palermo.
Nel capoluogo siciliano ne sono stati avvistati ben 209: a luglio 2013, dopo il concerto di Jovanotti, il sindaco Orlando dava dei dati, sostenendo che proprio la partecipazione attiva dei palermitani aveva fatto sì che nel solo 2012 il numero delle segnalazioni fosse di 217 cui fecero seguito 128 contravvenzioni e che questo era un chiaro sintomo di cambiamento culturale della città.
Sono passati tre anni. Palermo come un gambero?
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