LIBRI
Gran Tour della Poesia, il riscatto dell'Oreto
«Oggi la poesia, l’etica e la politica sono ambiti troppo divisi tra loro. Così continuando, in una società regolata dai soldi, dai facili guadagni ottenuti senza scrupoli di qualsiasi natura, l’umanità si avvia verso un pericolosa desertificazione dei valori». Marcia Theophilo, poetessa brasiliana da sempre impegnata nel sociale che ha fatto della Foresta amazzonica, dei suoi alberi e degli indigeni l’oggetto privilegiato delle sue produzioni poetiche, ci ha illustrato così il nuovo ruolo che la poesia riveste nel mondo attuale. Questo è avvenuto all’interno del primo reading di poesia, tenutosi presso la Facoltà di Architettura di Palermo, nell’ambito del progetto “Io sono il fiume Oreto dell’umanità”. La manifestazione, organizzata da Antonio Presti e dalla sua associazione Fiumara d’Arte assieme al Giornale di Sicilia e a Tgs, ha come obiettivo il riscatto e il recupero dell’unico fiume rimasto a Palermo, che tutt’ora è una fogna a cielo aperto e una sorta di discarica abusiva. Cosi come per il quartiere Librino di Catania, Fiumara d’Arte vuole riconsegnare l’Oreto ai suoi cittadini, riqualificando uno spazio attraverso la sua trasformazione in un museo en plein air. Nell’iniziativa sono stati coinvolti gli studenti di cento scuole palermitane che sono stati chiamati a entrare in contatto con la poesia, ascoltando gli autori ma facendone uno strumento vivo nelle loro mani. Saranno infatti proprio i ragazzi a partecipare a un concorso di scrittura in versi che ha come tema il fiume della propria città.
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