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Gianni Nanfa è “Il malato immaginario” allo Zappalà

  • 17 maggio 2005

La stagione del Teatro Franco Zappalà di Palermo (in via Autonomia Siciliana) si conclude con un classico della comicità, “Il malato immaginario” di Molière, per la regia di Pippo Spicuzza, in scena dal 13 al 29 maggio ogni fine settimana (il venerdì e il sabato alle 21,30 e doppio spettacolo la domenica alle 18,30 e alle 21,30). Il lavoro, nel cui cast confluiscono la compagnia del Teatro Zappalà e la cooperativa “Avia”, segna il debutto, quale attore di prosa, di uno dei comici palermitani più amati dal pubblico: Gianni Nanfa. Messo da parte, per una volta, il divertente repertorio dei personaggi del suo cabaret evergreen (è da tanto che Nanfa calca le scene dei teatri palermitani, avendo iniziato la sua carriera con “I Travaglini” la prima compagnia di Teatro Cabaret dell’Italia meridionale), vediamo l’artista qui impegnato nel ruolo di Argante, il malato immaginario appunto. Questa è l’ultima opera dello scrittore francese, un testo concepito in un momento difficile della propria vita, tormentato da eventi nefasti e da una salute precaria. E allora, per esorcizzare la paura della morte, quale migliore strumento se non la creazione di un personaggio che si finge malato (meglio temere di essere malati invece che accettare di esserlo)? D’altronde l’autore ha sempre tratto dalle proprie vicende personali gli spunti per i suoi scritti e questa commedia ne è un’ulteriore conferma.

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E dunque Molière/Argante si lascia sedurre consapevolmente dai medici, dai loro raggiri, dai loro misteri, nell’illusione che il destino gli riservi un’ipotetica vita da sano. E la satira contro i medici diventa anche disperata irritazione contro l'impotenza e il ridicolo della medicina. Attorno ad Argante, oltre a medici e guaritori, pozioni e medicamenti, ruotano alcune figure fondamentali, funzionali alla materializzazione delle sue fobie e alla messa in scena di trovate ed espedienti. Ecco allora la sua finta morte per sondare il cuore della moglie Belina (interpretata da Antonella Mucè) e della figlia Angelica (Virginia Alba), il conflitto con quest’ultima in materia di matrimonio, la burla della laurea honoris causa in medicina: questi non sono che alcuni dei meccanismi (talvolta esasperatamente) comici che Molière costruisce per scandagliare l'animo umano e rivelare la vera natura dei sentimenti. Oltre ai personaggi già citati, sulla scena troviamo ancora: la serva Tonina (interpretata da Titti Giambrone), il notaio Bonafè e il dottor Diaforetico (in entrambi i ruoli Paolo La Bruna), quindi lo spasimante di Angelica Cleante (Giuseppe Li Vigni), Tommaso Diaforetico (il sempre frizzante Giuseppe Giambrone), l’altra figlia di Argante Liretta (Silvia Li Vigni), il fratello di Argante Beraldo (Paolo Tutone), il farmacista Stuppante e il dottor Pergone (Francesco Gulizzi). Questo il costo dei biglietti al botteghino: 15,00 euro (intero); 12,00 euro (ridotto Cral); 10,00 euro (militari e ragazzi). Per informazioni telefonare al numero: 091 543380.

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