TEATRO
Gianni Nanfa è “Il malato immaginario” allo Zappalà
La stagione del Teatro Franco Zappalà di Palermo (in via Autonomia Siciliana) si conclude con un classico della comicità, “Il malato immaginario” di Molière, per la regia di Pippo Spicuzza, in scena dal 13 al 29 maggio ogni fine settimana (il venerdì e il sabato alle 21,30 e doppio spettacolo la domenica alle 18,30 e alle 21,30). Il lavoro, nel cui cast confluiscono la compagnia del Teatro Zappalà e la cooperativa “Avia”, segna il debutto, quale attore di prosa, di uno dei comici palermitani più amati dal pubblico: Gianni Nanfa. Messo da parte, per una volta, il divertente repertorio dei personaggi del suo cabaret evergreen (è da tanto che Nanfa calca le scene dei teatri palermitani, avendo iniziato la sua carriera con “I Travaglini” la prima compagnia di Teatro Cabaret dell’Italia meridionale), vediamo l’artista qui impegnato nel ruolo di Argante, il malato immaginario appunto. Questa è l’ultima opera dello scrittore francese, un testo concepito in un momento difficile della propria vita, tormentato da eventi nefasti e da una salute precaria. E allora, per esorcizzare la paura della morte, quale migliore strumento se non la creazione di un personaggio che si finge malato (meglio temere di essere malati invece che accettare di esserlo)? D’altronde l’autore ha sempre tratto dalle proprie vicende personali gli spunti per i suoi scritti e questa commedia ne è un’ulteriore conferma.
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