Favignana più green: la soluzione è l'energia alternativa

Pericolo scampato per Favignana e gli isolani che si sono ribellati alla possibilità di vedere costruita una nuova centrale a gasolio a circa 350 metri dalle bellissime spiagge di Cala Azzurra e Bue Marino.

L'idea di realizzare il grande ecomostro è stata bloccata quasi sul nascere dall'amministrazione e dal consiglio comunale e sostituita dall'intenzione di realizzare invece un progetto per la produzione di energia alternativa. Una soluzione più coerente con l'anima dell'isola che protende così verso un'identità sempre più "green".

Sono salvi, quindi, quei due ettari circa di territorio che sarebbe stato occupato dalla mega centrale elettrica con il suo seguito di capannoni industriali in cemento armato, silos, serbatoi e fumaioli.

Strutture ad evidente impatto ambientale che avrebbero deturpato la bellezza di un'isola come Favignana, il cui sindaco punta piuttosto alla salvaguardia dell'ambiente, sia in termini di inquinamento che di estetica, con l'idea precisa di utilizzare energia alternativa.

La società Sea, che era stata incaricata di costruire la centrale, si è adesso impegnata invece a elaborare un nuovo progetto pilota utilizzando fonti di energia riconosciute come non inquinanti.

Secondo il sindaco, è quasi un atto dovuto e un atto di semplice buon senso che nel 2016 si propenda più per l'insediamento di centrali a energia rinnovabile. Il prossimo passo è definire, quindi, il nuovo piano tenendo in considerazione le nuove normative e le strategie di produzione, avviando un lavoro in collaborazione con la società elettrica.

In un periodo in cui si discute di trivellazioni in Italia e in cui si vive il paradosso in confronto a paesi come l'Olanda che dicono stop alla vendita di auto a benzina o gasolio, Favignana si sbilancia verso soluzioni più green e più innovative, nell'ambito di quel progetto dell'amministrazione comunale che riguarda le tre isole delle Egadi.