CINEMA E TV
Da eXistenZ alla Nouvelle Vague
“EXistenZ” è un gioco virtuale e si collega direttamente al sistema nervoso del giocatore che così ne viene risucchiato
eXistenZ
Canada / UK / Francia 1999
Di David Cronenberg
Con Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Willem Dafoe
96 min.
Fantascienza/thriller
In un futuro vicino i giochi virtuali diventeranno talmente reali da confondersi con il quotidiano. Da questo assunto parte “eXistenZ”, di David Cronenberg, che verrà proiettato domenica 14 dicembre alle 21 all’Agricantus di via XX Settembre 82/a a Palermo, ultimo film della rassegna “Metamorphosis. Il corpo, l’Anima e la Macchina” dedicata al regista canadese e organizzata dal Circolo del Cinema Videodrome. “EXistenZ” è appunto un gioco virtuale e si collega direttamente al sistema nervoso del giocatore che così ne viene risucchiato. Allegra Gallager (Jennifer Jason Leigh) è la sua creatrice e durante la prova a porte chiuse del nuovo gioco è vittima di uno strano attentato nel quale il gioco resta danneggiato. Inizia una fuga durante la quale mondo reale e realtà virtuale si confonderanno sempre più fino mostrare la difficoltà della risposta a quella che è una delle questioni fondamentali di Cronenberg: cos’è la realtà? Il biglietto costa 2.50 euro e l’ingresso è riservato ai tesserati Videodrome (la tessera costa 3 euro).
Chiusa la rassegna su Cronenberg, il Circolo Videodrome e l’Agricantus passano subito alla proiezione di nuovi film. Parte così con “I quattrocento colpi” di François Truffaut (domenica 21 dicembre) un nuovo ciclo dedicato agli “Esordi della Nouvelle Vague” con cinque lungometraggi dei suoi maggiori registi. Domenica 28 dicembre verrà proiettato “Le beau Serge” (1958) di Claude Chabrol con Gérard Blain e Jean-Claude Brialy, domenica 4 gennaio “Fino all’ultimo respiro” (1960) di Jean-Luc Godard con Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, l’11 gennaio “Il segno del leone” (1959) di Eric Rohmer con Jess Hahn e Jean Le Poulain, ed il 18 gennaio “Hiroshima mon amour” (1959) di Alain Resnais con Emmanuelle Riva e Eiji Okada.
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