Crocche.it è una nuova mappa virtuale dei migliori luoghi in cui consumare il cibo di strada di Palermo. A segnalare, recensire e valutare sono gli stessi utenti
Nell'epoca in cui esiste una community praticamente per qualsiasi cosa, poteva non essercene una dedicata allo
street food palermitano? La risposta a questa domanda si chiama
Crocche.it, progetto nato per creare una mappa virtuale dei migliori luoghi in cui consumare il cibo di strada di Palermo. A segnalare, recensire e valutare sono gli stessi utenti: d’altronde, nessuno può dare un autentico giudizio meglio dei più accaniti consumatori.
Puristi del pane con la milza, estimatori dello sfincione, appassionati del panino con panelle e crocchè perfetto: la guida per trovare le migliori specialità è dinamica e creativa e nasce dalla volontà di condividere. Partecipare è semplicissimo: basta
registrarsi sul sito e segnalare il proprio luogo di interesse, oppure valutare e commentare quelli già inseriti dagli altri utenti.
Potete proporre chioschetti, bar, baracchini, Moto Ape, rosticcerie e tutti i luoghi in cui siete soliti gustare il cibo della tradizione, ma la condizione è sempre una: deve trattarsi di street food. La mappa include anche i punti che offrono il cibo di strada palermitano in tutto il mondo. La piattaforma è appena nata, ma l'elenco delle proposte è già in espansione, lungo un tour che unisce attività storiche (e famosissime) ad angoli nascosti: dal "quarumaro" di via Mendola allo "sfincionaro" del Borgo Vecchio, fino allo "stigghiolaro" di Villa Adriana, i profumi ed i sapori uniscono la città da un punto all'altro.
Ognuno ha il suo esempio di street food preferito ed allo stesso modo predilige un luogo tra gli altri. Non ci stupiremmo se vedessimo sorgere veri e propri dibattiti a tema: a Palermo lo street food è una cosa seria, guai a chiamarlo semplicemente “spuntino”. Crocche.it include anche una sezione news che aggiorna i visitatori con notizie a tema, è collegato ai profili social su Facebook, Twitter e Youtube e si prepara a sbarcare anche sugli smartphone, con un’app dedicata: più street di così, non si può.