TEATRO
"Contrazioni": il crudo precariato sul palco del Libero
Va in scena al Teatro Libero da giovedì 29 settembre a sabato 1 ottobre alle 21.15 "Contrazioni", il testo asciutto e crudo del giovane drammaturgo inglese Mike Bartlett
Uno spettacolo vestito di rosa, con due presenze femminili sul palco, ma non leggero, anzi: tagliente come un coltello. "Contrazioni", in scena da da giovedì 29 settembre a sabato 1 ottobre alle 21.15 e facente parte del progetto "Invito a Teatro" del Teatro Libero.
Basato sul testo del drammaturgo inglese Mike Bartlett tradotto in italiano da Monica Capuani, "Contrazioni" va in scena con la regia di Luca Mazzone, che riesce a restituire quanto sia un dramma attuale, fortemente incententrato sulla realtà del precariato e sulla grottesca posizione di perenne stagista che riesce a malapena a sbarcare il lunario.
In un contraltare d'emozioni le protagoniste, interpretate da Viviana Lombardo e Silvia Scuderi, seguono un percorso grottesco, di trasformazione e di condizionamento: Emma, la stagista, è la vittima della sua manager, anonima carnefice che sembra vivere per soggiogarla.
In quattordici brevi scene che sono come lunghi fotogrammi, "Contrazioni" segue una storia lunga tre anni: trentasei mesi di lavoro, paradossi e sacrifici che vedono Emma passare da donna indipendente a lavoratrice soggiogata, condizionata, trasformata e plasmata nel servilismo.
Le due protagoniste si muovono lungo una serie di brevi interviste che sottolineano le atrocità psicologiche che possono derivare dalla presenza opprimente del lavoro nella vita privata dei propri lavoratori, diventando metafora di un'intera generazione costretta allo stesso trattamento.
I biglietti hanno un costo 5 euro (promozionale), 2 euro (studenti) e 1 euro (abbonati alla 49esima stagione). È possibile acquistarli direttamente al botteghino del teatro, da un'ora e mezza prima dell'inizio dello spettacolo, previa prenotazione telefonica al numero 091.6174040. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Teatro Libero.
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