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Addiopizzo è parte civile nel Processo Gotha

Balarm
La redazione
  • 14 maggio 2007

Il Comitato Addiopizzo si è costituito parte civile al processo Gotha per tutelare gli interessi di tutti i commercianti e i consumatori che si riconoscono nei principi di legalità e di libertà d'impresa sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana. L'11 maggio, durante l'udienza preliminare, il giudice ha accettato la loro richiesta. Il Comitato Addiopizzo è un'associazione di volontariato, costituita da donne e uomini che da tre anni lottano contro il racket delle estorsioni. Intorno a loro si è creato un movimento di 9000 cittadini consumatori e di 200 commercianti che, aderendo alla campagna "Contro il pizzo cambia i consumi", si sono esposti pubblicamente per sostenere un'economia libera dalle imposizioni di Cosa Nostra. Nella decisione del Comitato di costituirsi parte civile pesano motivazioni di carattere economico, sociale e culturale. Economico, perché una parte ingente dei guadagni dei commercianti e dei soldi dei consumatori viene intascata dai mafiosi che la utilizzano per finanziare le proprie attività illecite, indebolendo risorse, potenzialità e sviluppo del territorio. Sociale, perché "un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità". Culturale, perché attraverso il pagamento del pizzo si riconosce a Cosa Nostra una signoria territoriale che condiziona l'educazione di intere generazioni. Nella pagina www.addiopizzo.org/documenti.asp del loro sito troverete un estratto del documento di costituzione di parte civile del Comitato Addiopizzo.

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